«La lotta allo smog è defunta: quelle adottate dalla Regione sono soltanto misure di facciata, purtroppo “virtuali”, a fronte di un nemico, l'inquinamento atmosferico, più concreto che mai».
E' duro il giudizio di Marco Natali, responsabile locale di Legambiente, rispetto ai provvedimenti di contrasto alle polveri fini contenuti nel protocollo d'intesa sulla qualità dell'aria siglato lunedì a Bologna. Addio alle targhe alterne, possibilità di imporre blocchi della circolazione al giovedì dal 2006, solo in caso di emergenze ambientali, e forti limitazioni ai veicoli “pre Euro”: queste in sintesi le azioni pianificate, che fanno gridare gli ambientalisti alla resa, nella battaglia contro le temibili Pm10.
Per contro, la nuova filosofia abbracciata dagli enti locali emiliani piace molto ai commercianti: il direttore dell'Unione Giovanni Struzzola sostiene infatti che per la prima volta «alla emotività si è sostituito un approccio razionale al problema».
Legambiente delusa. «Siamo al paradosso - afferma Natali - invece di potenziare la lotta allo smog, si vanifica la prevenzione, mettendo in campo misure soltanto di facciata. Le targhe alterne erano scarsamente incisive, ma oggi si fa ancora meno: ci si accanisce contro i mezzi “pre Euro”, non considerando che un Suv scarica più veleni di una Panda. Molte delle indicazioni fornite nell'ambito di Agenda21 non sono state recepite, mentre questa amministrazione ha preferito ascoltare chi ha gridato più forte, come i commercianti, trascurando tutti gli altri cittadini. Di fronte ad un nemico come le polveri sottili, i sindaci avrebbero dovuto disporre della possibilità di porre blocchi più severi al traffico in qualunque giorno della settimana».
Commercianti soddisfatti. Di tutt'altro tenore le considerazioni di Struzzola a nome dell'Unione Commercianti. «E' stata accantonata la demagogia. Le misure stabilite a Bologna nascono da un esame effettivo - fa notare - degli scarsi risultati conseguiti negli anni passati: per la prima volta sull'emotività ha prevalso un'impostazione più razionale. E' decisamente corretto imporre restrizioni ai veicoli più inquinanti e al contempo offrire incentivi finanziari per la loro conversione a combustibili “puliti” come il metano e il gpl. E' positiva per la nostra categoria anche la decisione di far slittare a gennaio i possibili blocchi al traffico, per salvaguardare un periodo cruciale come quello natalizio».
Arpa e i blocchi al traffico. Potranno scattare al giovedì dal 6 gennaio, in caso di tre superamenti consecutivi (al sabato, alla domenica e al lunedì) del valore limite (50 microgrammi al metro cubo) di polveri fini. Arpa rende noto che per tale calcolo verrà presa in considerazione la concentrazione più elevata in una delle quattro centraline sistemate nell'agglomerato: due in città (via Ceno e Pubblico Passeggio) e altrettante in provincia (a Castel S. Giovanni e a Cortemaggiore). Pertanto non conterà la media delle rilevazioni, ma sarà sufficiente lo "sforamento" di un solo impianto mobile di rilevamento delle polveri e dello smog. Mauro Ferri, Libertà del 5/10/2005
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