Tre candidati piacentini, per Italia Futura, alle elezioni politiche.
A cominciare dal coordinatore provinciale del movimento fondato da Luca Di Montezemolo, Giulio Gravaghi. L'imprenditore nel settore energetico figura nella lista elettorale dell'Emilia-Romagna per la Camera con il 14esimo posto, non il 13esimo come era emerso in un primo tempo (v. Libertà di ieri). Alla 21esima piazza c'è la pontenurese Giuliana Rapacioli. Il terzo piacentino espresso dal movimento montiano è Filiberto Putzu che correrà per il Senato; la sua posizione in lista si è appresa solo ieri a tarda sera: è 12esimo.
«Non posso che essere fiero di aver ottenuto tre candidature per la nostra terra», afferma Gravaghi, «Piacenza è una delle città più piccole dell'Emilia Romagna, ma siamo ugualmente riusciti a piazzare un bel tris di nomi per le elezioni. In campagna elettorale daremo tutto, le nostre posizioni in lista non sono male. Corriamo per vincere». Partendo da quei presupposti che i montiani di Italia Futura hanno sempre usato come cavallo di battaglia. «E' stata firmata una dichiarazione che va al di là della sola trasparenza», afferma Gravaghi, nato nel '52, sposato, due figlie, «in caso di elezioni abbiamo tutti accettato un accordo secondo cui si riducono gli stipendi dei parlamentari, equiparandoli ai colleghi europei. Allo stesso modo, nessuno dei candidati può avere conflitti d'interessi ed è vietato uscire dal movimento una volta eletti, a meno che non si rinunci al seggio». Giuliana Rapacioli - medico, sposata, due figlie - spiega di essersi candidata per «contribuire a ridare speranza ai giovani». «Le generazioni precedenti, compresa la mia, hanno portato via il futuro dei nostri figli», afferma la pontenurese fondatrice dell'associazione "A gonfie vele", che lavora per l'interculturalità giovanile: «Bisogna favorire una buona qualità della vita in Italia, senza aspettare la fuga all'estero». Filiberto Putzu, medico chirurgo e consigliere comunale a Piacenza eletto nel Pdl da cui è uscito nei mesi scorsi (ne era coordinatore cittadino, un anno fa si è dimesso), nel pomeriggio ancora frenava sulla sua candidatura (al Senato) dal momento che la relativa lista, che a differenza della Camera riunisce sotto un unico simbolo Italia futura, Udc e Fli, non era ancora stata comunicata: «Ho dato la mia disponibilità, ma non so se ci sono o meno, e soprattutto non conosco in che posizione sono collocato (dalla posizione dipendono le concrete chances di elezione, ndc), dunque attendo le ufficializzazioni anche perché la candidatura va comunque accettata». Si è infine saputo che al dodicesimo posto, dunque in fascia senza chances di elezione. Le ha invece tutte Mauro Libé, parlamentare uscente dell'Udc di origini piacentine (è nato a Fiorenzuola), che è in seconda posizione. Tornando a Putzu, che è promotore dell'associazione civica Piacenza che Verrà, ha fatto notare come «l'esperienza di Italia Futura, a livello nazionale, può essere riportata nel locale, se mantiene la massima apertura verso i cittadini, possiamo avere buone speranze anche localmente, tenendo un riferimento politico centrale».
Tornando alla Camera, dove i montiani corrono con tre liste distinte e alleate, si è appreso che i finiani piacentini puntano ad avere in lista Pierangelo Vignati, medaglia d'oro alla paraolimpiadi di ciclismo del 2000 a Sidney. Lo ha indicato il direttivo locale di Fli contando che Vignati abbia una posizione di rilievo nella lista. I finiani, ha spiegato il segretario provinciale Fabio Callegari, intendono affiancare a Vignati, che non è iscritto (alle comunali del 2007 era candidato per il Pdl), altri due nominativi «più politici» che saranno indicati a breve. Quanto all'Udc, sembra che si punti sull'inserimento in lista del segretario provinciale Carini. Alla Camera il capolista in Emilia-Romagna sarà il bolognese Gian Luca Galletti, capogruppo uscente a Montecitorio. Al secondo e terzo posto della lista Udc ci sono Silvia Noè, consigliera regionale, e Davide Torrini.
Riccardo Delfanti LIBERTA' 13/01/2013
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