Una stagione di lirica, balletto e concertistica tutta da riscrivere.
Necessariamente da “sfoltire”, perché all'appello della Fondazione Toscanini, che cura l'allestimento del cartellone, sono venuti a mancare ben 450mila euro.
Lo scarto tra l'erogazione a sostegno dell'attività del teatro Municipale richiesta alla Fondazione di Piacenza e Vigevano (800mila euro) e i fondi che verranno effettivamente stanziati nel 2006 (350mila euro), secondo quanto ha dichiarato lunedì scorso in consiglio comunale il presidente dell'ente di via S. Eufemia, Giacomo Marazzi.
A spiegarlo senza troppi giri di parole, ieri pomeriggio nel corso della commissione consiliare 3 (servizi e sociali e cultura), l'assessore ai servizi teatrali Giovanna Calciati, affiancata dal presidente della “Toscanini” Antonio De Rosa. Con sé avevano portato la bozza contenente la programmazione artistica dei prossimi mesi, da sottoporre al parere preventivo della commissione, ma alla fine quest'ultima ha scelto di rinviare l'espressione del giudizio. E' stata approvata, infatti, (con i voti dell'opposizione, a cui si è unita la consigliera dei Piacentini Uniti, Paola Votto) la pregiudiziale sollevata da Carlo Mazza (gruppo misto) che ha chiesto di subordinare l'esame del calendario a un quadro finanziario più certo. Il rischio è che, alla luce della riduzione dei fondi da parte della Fondazione, il cartellone fin qui preparato debba essere più che “dimezzato”: perché - come ha precisato De Rosa - «a questo taglio, bisognerà sommare i mancati incassi delle recite soppresse e le decurtazioni “a cascata” degli stanziamenti pubblici statali e regionali, per complessivi 700mila euro».
L'assessore Giovanna Calciati aveva esordito evidenziando la crescita conseguita dal teatro negli ultimi 4 anni su tutti i fronti, quello degli abbonamenti (+ 125 % rispetto alla stagione 2000-01), delle presenze (+16 %), del numero di spettacoli (+47 %) e del numero di spettatori (+71%). «Il numero di recite e rappresentazioni inserite nella bozza sin qui compilata - ha affermato - subirà un ridimensionamento, se la Fondazione di Piacenza e Vigevano non avrà un ripensamento, oppure non riusciremo ad ottenere nuovi finanziamenti».
Il presidente Antonio De Rosa ha parlato dell'ingente impegno economico della “Toscanini” nei confronti di Piacenza, pur in un contesto di generale recessione del quadro economico legato alla cultura: «Nel 2004 abbiamo investito nei progetti di questa città, che costituisce il punto di nostro maggiore impegno, 1milione e 200mila euro, ma ora l'equilibrio è cambiato e un tale sforzo non è più ripetibile».
Duri i giudizi provenienti dall'opposizione. Il capogruppo di Forza Italia Massimo Trespidi ha fatto notare con ironia come «la ricreazione sia finita. Non c'è nulla di scandaloso nella politica che il presidente Marazzi ha deciso di adottare - ha proseguito - io propongo di tagliare le rappresentazioni di Vigoleno, che si sono rivelate poco convenienti anche sotto il profilo turistico: che la stagione teatrale estiva torni a Piacenza, al Farnese, oppure al Daturi, o magari lungo il Po». Critiche anche da parte di Antonio Levoni («la Toscanini deve viaggiare di più sulle proprie gambe») e Emilio Gorgni, entrambe del gruppo misto. Sul versante della maggioranza, Paola Votto ha difeso l'operato della “Toscanini”, chiamando in causa la Fondazione: «Che proposta progettuale ha da spendere per il nostro teatro, l'ente diretto da Marazzi?» - si è chiesta. Gianni D'Amo (Ds) non ha condiviso la sospensione del parere della commissione: «Perché la “Toscanini” deve andare avanti senza alibi e onorare il mandato di mettere in piedi la stagione teatrale nei tempi stabiliti». In coda alla commissione, è stato approvato per "acclamazione" il calendario della stagione di prosa curata da Teatro Gioco Vita di Diego Maj: su proposta di Levoni la discussione è stata accantonata e si è passati subito al voto, favorevole all'unanimità, con gli apprezzamenti e gli applausi anche della minoranza. Mauro Ferri Libertà del 21 luglio 2005
«Non siamo i killer della cultura»
Il ruolo di “giustiziere” del teatro Municipale proprio non lo digerisce. «Mi dispiace leggere che “Marazzi taglia la cultura” - sbotta il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano - perché, oltre tutto, non è vero. Il consiglio di indirizzo della Fondazione ha previsto di destinare alla cultura il 25 per cento delle proprie elargizioni, anzichè il 42 per cento (come era avvenuto in precedenza) ben prima che il sottoscritto sedesse sulla poltrona di presidente». Giacomo Marazzi ripete quanto già riferito qualche pomeriggio fa davanti all'assemblea del consiglio comunale sia per quanto riguarda il contenuto che per il metodo delle elargizioni «che - ribadisce - saranno fatte ad enti pubblici e non a soggetti privati». Invita a non gettare la croce addosso alla Fondazione, «anche perché - spiega - non è vero, come qualcuno ha affermato, che la lirica ha subito tagli del quaranta per cento rispetto al passato. Basta fare due conti: nel dicembre scorso abbiamo dato 200mila euro all'Orchestra “Cherubini” per il 2005 e successivamente altri 200mila alla stagione di Vigoleno e 350mila a quella del Muncipale. Come si fa a dire, a fronte di queste cifre, che la Fondazione “taglia” la cultura»?
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