Drastico abbattimento delle polveri nell'aria.
Un “pezzo” della vecchia Levante se ne va. A mezzanotte sarà fermato il Gruppo 4. Per sempre. Questa unità termoelettrica è una delle due che costituiscono il cuore pulsante della centrale di Piacenza, insieme sviluppano 660 Mw di energia. A partire da domani questa “dote” verrà temporaneamente dimezzata in previsione di arrivare all'entrata in funzione del nuovo sistema a ciclo combinato (un misto di due turbogas e di turbine a vapore), che prevede il totale abbandono del gasolio come combustibile. Da domani non vedremo più fumare la ciminiera che sta ad Est, ma anche la gemella è destinata a spegnersi entro quest'anno (Gruppo 3). Il primo effetto di questa dismissione è un potente beneficio per l'aria della nostra città: le polveri fini Pm10 prodotte dalla centrale, saranno dimezzate, come ha rilevato il sindaco Roberto Reggi. I due gruppi termoelettrici hanno lavorato per 37 anni e oggi arrivano ad un inevitabile pensionamento (la vita fisiologica di queste unità di generazione è sulla quarantina d'anni). Di fatto, parti del vecchio impianto - a quanto è dato sapere - saranno rottamate, altre apparecchiature invece vengono utizzate anche nel nuovo gruppo delle turbine a vapore impiantate nei mesi scorsi, altre serviranno di scorta per l'unico gruppo ancora funzionante. Chi teme effetti locali a causa del calo della produzione in rete può essere tranquillo. Il dimezzamento produttivo della centrale Edipower di Piacenza è temporaneo e pianificato da tempo. E a Piacenza arriva elettricità redistribuita in rete a livelli superiori. E' un grande salto, quello compiuto già oggi, rilevano gli esperti di Edipower, ma la trasformazione storica si avrà entro quest'anno, con la completa riconversione della Levante che vedrà anche un'impennata del suo rendimento (dal 40 per cento al 56 per cento). La rinascita della centrale - ha sottolineato il sindaco - sarà completa nel 2006, quando potremo dire “addio” alle polveri totali immesse dal restante camino in atmosfera.
E per capire la portata di questa rivoluzione, basta confrontare i dati forniti da Arpa: il traffico versa 73 tonnellate di polveri totali nell'aria di Piacenza (all'anno), l'industria 426 (di cui la centrale è l'elemento forte), una portata, quest'ultima, superiore ai veicoli, ma di più facile dispersione da camini alti 120 metri. Tornando alla dismissione di uno dei due gruppi generatori della Levante, va detto che, in tempi ragionevoli, una volta “pensionati” entrambi, dovranno iniziare le opere di demolizione dei camini. E c'è già chi lancia l'idea di conservarne almeno uno, dotandolo di ascensore, per una memoria storica della città. Potrebbe anche ospitare un bar, un punto ristoro alla sommità, da dove il panorama deve essere mozzafiato. Insomma, c'è chi vorrebbe farne una piacentina Tour Eiffel di cemento.
La curiosità : Ispirarono a Guccini versi di una canzone «L'immensa pianura sembrava arrivare fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare, e tutto d'intorno non c'era nessuno: solo il tetro contorno di torri di fumo». Sono versi de “Il vecchio e il bambino”, una delle più note canzoni di Francesco Guccini, inclusa nell'album “Radici” del 1972. E il cantautore bolognese in un concerto piacentino disse che ad ispirarli fu proprio un suo arrivo in treno a Piacenza da Milano quando, sul ponte ferroviario, si vide di fronte le due imponenti ciminiere da cui usciva un lungo pennacchio di fumo.
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