"Grande escluso" Polledri
(mir) Ore frenetiche pure in casa Lega nord per la definizione delle liste, che devono essere depositate anche stasera. Le certezze nel Carroccio piacentino per il momento sembrano due. Innanzitutto, il segretario provinciale Pietro Pisani, uscito vincitore dalla consultazione effettuata tra i militanti della nostra provincia, salvo ribaltoni sarà alla posizione numero 3 alla Camera, nella lista guidata dal segretario dell'Emilia e "maroniano" Fabio Rainieri. Oggi arriverà la conferma definitiva e non è comunque detto che la posizione di Pisani, seppur alta, sia garanzia di elezione: tutto dipenderà dal risultato che i leghisti otterranno sia a livello nazionale, sia nella nostra regione.
La seconda: Massimo Polledri, tre volte in Parlamento con la Lega nord (una al Senato e due alla Camera), non sarà in lista, quindi dice addio alla possibilità di essere riconfermato. Polledri si era classificato dopo Pisani nelle preferenze indicate dai militanti, ma pare che la sua ricandidatura potesse essere garantita dal leader nazionale Roberto Maroni. Così non è stato e a pesare, oltre alle dinamiche nazionali, c'è stata anche la spaccatura all'interno del Carroccio piacentino, che vede ormai da anni il deputato uscente contrapposto alla segreteria provinciale. La quale evidentemente in questa ultima "battaglia" ha avuto la meglio. Polledri commenta la sua mancata candidatura con molta signorilità, addirittura sfoggia una forte spiritualità: «Non sarò nelle liste per queste elezioni politiche. Hanno prevalso altre logiche, generali e locali. La componente cattolica, quindi la possibilità di fare una forte campagna sui valori non negoziabili, non è stata scelta: l'accento va sull'economia. A livello regionale, poi, per la prima volta, la Romagna la fa da padrona con due candidature forti su tre. Sul piano locale inoltre, un'altra anima spinge da anni, come accade in politica. Ringrazio il movimento, i piacentini, Umberto Bossi e Silvio Berlusconi - aggiunge - per la magnifica opportunità di sedere in Parlamento per 12 anni. Garantisco il mio impegno e la disponibilità per la Lega Nord, per la polis e per l'impegno pubblico. Come cristiano sono felice perché so e constato che l'immenso amore di Dio non viene mai meno: non siamo amati diversamente se siamo poveri o ricchi, operai o deputati. Per adeguarci a questo amore siamo chiamati, e mi sento chiamato, a convertirci, cioè a cambiare il modo di amare e di fare buone le nuove cose e le nove strade. Se anche Colombo - conclude Polledri - avesse scelto di rimanere al caldo nel porto non avrebbe mai scoperto l'America".
Per lui resta comunque l'incarico di consigliere comunale a Piacenza, unico rappresentante leghista a Palazzo Mercanti».
da Libertà del 21/01/2013
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