Meccanica avanzata, orizzonte ancora incerto
Libertà 16 aprile 2004 Piacenza La lettura dell'impennata della cassa integrazione straordinaria porta il sindacato a temere effetti ancora più gravi nel prossimo futuro. "Il dato Inps è molto parziale - sostiene Gianni Salerno (Cisl) - perché l'iter per il riconoscimento della cassa straordinaria dura diversi mesi, l'Inps fornisce il quadro delle ore già autorizzate, ma la situazione reale che stiamo vivendo è peggiore, perché non vi rientrano le ore chieste per Mandelli e Schiavi Macchine Utensili, già in corso". Proprio oggi Salerno è a Roma per in incontro ministeriale sul tema.
"L'anno 2004 in Italia fa già segnare una crescita della cassa straordinaria del 120 per cento sul 2003...". Per la Cisl la soglia d'allarme "è già stata ampiamente superata", né si può contare per il futuro su assorbimenti di dipendenti, come nel recente passato.
"La cassa straordinaria è segno di una crisi strutturale - sottolinea Lino Lovotti, della Fiom Cgil - che tocca principalmente la meccanica avanzata e il trend per il 2004 non sembra diminuire, il rischio che anzi aumenti è fonte di preoccupazione e a nostro giudizio è "allarme rosso", specie pensando alle aziende che stanno già facendo cassa straordinaria e non rientrano ancora nella contabilità Inps". Anche per il direttore di Assoindustria, Cesare Betti, è il dato della cassa straordinaria da tener monitorato con più attenzione. Perché si tratta anche di capire quel è il destino aziendale una volta finito l'intervento di sostegno. "Il malessere c'è" ammette Betti, ma non pare "destinato a crescere" è il suo commento. E Assoindustria fa notare anche che non è in gioco un vasto tessuto produttivo, bensì alcune realtà, certo molto significative, ma che "si contano sulle dita di una mano".
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