Premesso che nell'agosto scorso la stampa locale ha riportato la notizia secondo cui Enìa (partecipata dal Comune di Piacenza) costruirà accanto al termovalorizzatore un nuovo impianto per trattare le scorie residuate alla combustione; Rammentato che le attuali scorie (materiale ferroso ed inerte) vengono attualmente cedute e smaltite da una ditta appaltatrice esterna; Considerato che il nuovo impianto dovrebbe vedere la luce entro i primi mesi del 2009 ;
chiede di conoscere
a) quante sono le tonnellate annue di scorie residue alla combustione rispettivamente delle frazioni : ferrose, non ferrose e lapidee; b)quali sono i costi attualmente sostenuti da Enìa per la cessione e smaltimento delle scorie al soggetto appaltatore esterno ; c)quale è il costo ipotizzato da Enìa per il nuovo impianto, per mezzi di lavorazione e per il personale addetto ;
ed inoltre
d)se il nuovo impianto sarà in grado di dividere ogni differente materiale così da poter ricavare un utile economico (vendendo ad esempio il ferro alle fonderie e le sabbie ai cementifici); e)se il nuovo impianto sarà in grado di ottenere l'inertizzazione delle scorie finali con conseguente autonoma capacità di produrre (e vendere ) il misto cementato;
ed infine
f)quali siano, dal punto di vista economico, gli utili attesi da questa operazione rispetto alla situazione attuale.
Filiberto Putzu, Consigliere del Comune di Piacenza, Gruppo PdL-FI