L'Unione loda le misure viabilistiche: valorizzano la città
Avanti tutta sulla "Ztl larga". Non cambia la parola d'ordine della maggioranza dopo l'introduzione della rivoluzione viabilistica dettata dall'applicazione del Piano urbano del traffico approvato lo scorso maggio in consiglio comunale.
Le prime due settimane dopo l'entrata in vigore del 23 gennaio dimostrano che l'allargamento dell'"isola" con l'estensione della sosta a pagamento e il pacchetto di misure collegate «sta funzionando» e la situazione non potrà che migliorare man mano che gli utenti della strada modificheranno i propri comportamenti adeguandoli a un assetto viabilistico che «porta Piacenza ad assomigliare alle più moderne e avanzate realtà europee».
Questo il giudizio dell'Unione sulle novità in materia di mobilità urbana che tante polemiche stanno sollevando specie tra i commercianti del centro storico e nella Casa delle Libertà da dove fioccano gli annunci di iniziative di protesta.
Polemiche a cui la maggioranza ha ieri inteso replicare per bocca dei suoi capigruppo consiliari: Carlo Berra (Ds), Paola Votto (Piacentini Uniti), Giorgio Cisini (Margherita) e Stefania Pisaroni (Rifondazione) in sostituzione di Luigi Baggi.
La nuova viabilità funziona bene «Dopo i primi giorni di assestamento, l'operazione mi pare proprio che stia funzionando», è il giudizio di Carlo Berra: «La Ztl è stata allargata in due punti, via Roma e piazza Sant'Antonino, dove non ci sono tanti negozi. Le associazioni dei commercianti avevano dichiarato la loro disponibilità alle novità firmando in autunno il protocollo d'intesa. Perché oggi si tirano indietro? Dicono che il protocollo non è stato rispettato perché non ci sono i parcheggi? Ma l'impegno assunto dall'amministrazione era sia di dotare tutta l'area esterna alla Ztl di parcometri così da incentivare la rotazione della sosta sia di avviare il piano parcheggi in project financing (aree di viale Malta, Cavallerizza, ex macello, ndr) con il bando di appalto; ed entrambe le cose sono state fatte. Tra l'altro in viale Malta e alla Cavallerizza anche oggi gli spazi sosta non sono mai intasati il che significa che la rete dei posteggi in dotazione regge bene».
Tiene il sistema dei parcometri E a reggere bene è anche il sistema dei parcometri, gli fa eco Stefania Pisaroni, che evidenzia le agevolazioni per lavoratori, residenti, «per certe categorie come gli utenti di ospizi e ospedale», nonché le «basse tariffe per le soste non prolungate che comunque permettono di sbrigare le commissioni». Senza contare tutto «il beneficio ambientale» a cui il pacchetto di misure viarie è finalizzato: «Ben venga il Put per regolare un'affluenza media di 30mila auto al giorno in centro», annota Pisaroni secondo cui «dovremmo tutti metterci nell'ottica di adeguarci a questo nuovo modo di usufruire la città». impossibile graduare le misure
C'è chi rimprovera al Comune di non aver adottato un approccio più morbido: «Ma sono tutte misure che si tengono l'una con l'altra, non si poteva graduarle», eccepisce Paola Votto. «È la prima volta che in questa città si pianifica la mobilità e che viene vista come diritto di tutti, non solo dei veicoli»; e in ogni caso «ogni forma di compensazione alle restrizioni sono state adottate, dai parcheggi scambiatori ai bus navetta, dai nuovi percorsi dei pullman da viale Malta alle facilitazioni per l'utilizzo delle bici». Impossibile pensare che non ci fossero reazioni e tuttavia tra cittadini e amministrazione, a giudizio di Votto, «occorre lo sforzo reciproco di venirsi incontro» e la seconda lo sta facendo «mettendo in conto altre variazioni di percorsi degli autobus».
Parte la bonifica monumentale. Una novità non prevista nel protocollo di intesa con i commercianti c'è in realtà, vale a dire la chiusura di piazzetta Santa Maria. Ma è un ragionamento affacciatosi solo in dicembre con la fine dei lavori di riqualificazione e, comunque, allo stato resta ancora solo un'ipotesi. La maggioranza non fa peraltro mistero di vederla bene. È Giorgio Cisini che in particolare sottolinea un altro degli aspetti della riforma viabilistica giudicati qualificanti e cioè la "bonifica" di aree monumentali liberate dal traffico. «Piazza Sant'Antonino senza auto parcheggiate significa restituire alla città uno spazio urbano per gli usi collettivi. È da auspicare una veloce partenza del concorso di idee per il rifacimento della piazza e dello slargo davanti al teatro. E il ragionamento si può estendere a tanti altri punti della città di valenza architettonica come i sagrati delle chiese (penso a San Fermo, San Giovanni in Canale, San Pietro, il Carmine) oggi occupati dalle auto e che si potranno liberare quando il piano parcheggi sarà completato».
Sul put lotta di retroguardia E le proteste dei commercianti? «Ma valorizzare le bellezze artistiche», fa presente Cisini, «significa restituire il gusto di passeggiare per la città, di girarla in bici e questo andrà a beneficio anche di chi oggi si lamenta». Morale della maggioranza: quella contro il Put è «una battaglia di retroguardia».
Gustavo Roccella, LIbertà del 5 febbraio 2006
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