La sinistra non ascolta la gente? E' la gente a non ascoltare la sinistra"
«Vorrei una scuola dove i professori, oltre a insegnarti Dante, ti leggono prima Gandhi e Kennedy, e poi gli statisti di oggi: Calderoli, Borghezio. Il confronto è deprimente. Quando paragoni la Santanché a Gandhi, è chiaro che la gente ride, ma non c'è nulla da ridere. Neanche posso fingere di essere contento perché, in quanto satirico, grazie a Berlusconi avrò materiale per i prossimi 5 anni». «Non credo che la sinistra non sappia più ascoltare la gente: è la gente che non vuole più ascoltare la sinistra. Ci sono flussi e riflussi storici: questo è un riflusso, un'era di nichilismo. L'operaio vota Lega perché vuole sicurezza, anche se poi i reati sono diminuiti e le aggressioni le fanno più gli italiani degli extracomunitari. Essere di sinistra significa tolleranza e libertà: valori superati. Gramsci, Bordiga, Togliatti lottavano per togliere povertà e disuguaglianza, oggi si lotta per togliere l'Ici. La gente vuole la cancellazione del bollo auto, mica l'utopia. Non ci sono più i grandi ideali, da Che Guevara siamo passati a Che L'ho Duro».
Maurizio Crozza intervistato da Andrea Scanzi, da La Stampa del 30 aprile 2008.
|