In visita alla diga del Molato
La Provincia non costruirà nessuna diga: è questo, in estrema sintesi, il pensiero del presidente della Provincia Massimo Trespidi sul tema della possibile e ventilata ipotesi della creazione di un nuovo invaso nella provincia di Piacenza.
Non si tratta di una posizione di rifiuto, ma di una presa di distanza dalle responsabilità che vengono attribuite da più parti all'ente di via Garibaldi per un progetto di questo tipo.
L'annuncio è stato dato ieri - in maniera significativa - proprio alla diga del Molato, prima tappa del lungo tour organizzato per visitare le infrastrutture e le strade significative sul territorio in occasione delle celebrazioni dei 150 anni della Provincia. Un percorso lungo le quattro valli che ha interessato le due dighe di Molato e Mignano, il passo Caldarola, la vecchia stazione ferroviaria di Biana e la tangenziale di Lugagnano: in ognuno di questi luoghi, è stata offerta una targa a ricordo della partecipazione provinciale per la realizzazione delle opere. «Questa diga venne realizzata negli anni '20 dal Ministero dei Lavori pubblici grazie alla spinta di un Consorzio di agricoltori che la Provincia appoggiò, senza che questa avesse una partecipazione diretta ai lavori» spiega Trespidi. «Così, allo stesso modo - al contrario di quanto sento dire - la Provincia non farà nessuna diga». Dopo qualche ora e molti chilometri, questa volta alla diga di Mignano, la posizione del presidente si ammorbidisce un po' e si fa più precisa. «Non si può escludere che in un futuro la diga si faccia. Di certo la spinta deve venire da una cordata di imprenditori, da un Consorzio di agricoltori (come negli anni Venti), e dall'intervento fondamentale della Regione». Insomma, la Provincia starebbe a guardare.
Ad attendere il presidente Trespidi alla diga del Molato erano presenti il direttore del Consorzio di bonifica di Piacenza, Fausto Zermani, insieme all'ingegner Filippo Volpe e al geometra Fabio Rogledi. Con loro, il sindaco di Nibbiano Alessandro Alberici (insieme al vice Camillo Passerini e all'assessore Giovanni Dotti), quello di Pecorara Franco Albertini, l'assessore di Pianello Paolo Bensi e quello di Caminata Giovanna Marini. Zermani ha condotto Trespidi in una visita guidata all'interno della diga, svelando i segreti e le curiosità dell'opera ciclopica.
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