Approda nell'aula dell'assemblea di Palazzo Mercanti la protesta dei dipendenti comunali, da quasi un mese in stato di agitazione. Una manifestazione, quella di ieri pomeriggio in concomitanza con i lavori del consiglio comunale, che ha visto la composta partecipazione di una quarantina di lavoratori appartenenti a diversi servizi municipali, prima con un presidio silenzioso all'esterno e poi all'interno dell'emiciclo, fra i banchi del pubblico. Dall'incontro concesso dal sindaco Roberto Reggi a una nutrita delegazione di Cgil, Cisl e Uil e delle Rsu, è scaturito un primo significativo risultato politico: l'impegno a portare a termine entro la fine del mandato il piano di riqualificazione professionale e contributiva del personale, e a riprendere il negoziato sul contratto integrativo, arenatosi sul capitolo delle rivendicazioni economiche. All'uscita dal vertice improvvisato in sala giunta, i rappresentanti confederali, Claudio Malacalza (Cgil), Fausto Rosi (Cisl) e Massimiliano Borotti (Uil) hanno spiegato che la trattativa ripartirà il 7 aprile prossimo con la formulazione di una nuova proposta da parte della vicesindaco (con delega al personale) Anna Maria Fellegara. Ricordiamo che la richiesta delle parti sociali è quantificabile in 405 mila euro da “spalmare” nei prossimi 3 anni, per consentire l'avanzamento dei dipendenti di categoria “D”. «L'offerta che ci verrà fatta - hanno spiegato - è comprensibilmente subordinata al rinnovo del contratto nazionale della funzione pubblica, di cui si sta discutendo a Roma in queste ore. Se ci sarà la firma entro il 7 aprile, avremo chiaro il piano di stanziamenti disposti a livello centrale: diversamente, se l'intesa non verrà raggiunta, riteniamo però che tocchi al sindaco garantire un adeguato investimento finanziario. Con l'incontro di oggi abbiamo incassato il suo impegno alla valorizzazione di tutto il personale comunale entro la scadenza del mandato, nel 2007. Restano poi aperti i tavoli di discussione relativi alla riorganizzazione della Polizia Municipale, del settore delle opere pubbliche e dei servizi sociali». Nel corso delle comunicazioni iniziali in consiglio comunale, anche Reggi ha detto la sua intervenendo al microfono. «I conti non tornano - ha affermato - perché mai come oggi i comuni hanno difficoltà nella gestione della spesa corrente e nella destinazione di risorse per il personale. In queste ore c'è l'impegno del governo a firmare il contratto nazionale della categoria, ma voglio ricordare che gli oneri finanziari sono decisi a Roma e pagati a Piacenza: dal centro non arriverà un soldo. Nonostante questa situazione, la linea dell'amministrazione non è cambiata rispetto a quanto affermato in campagna elettorale: allora esprimemmo la volontà di far progredire in maniera orizzontale tutte le categorie, lo abbiamo fatto con chi detiene la qualifica “A” e “B”, e lo faremo anche con chi è in possesso della “D”. Così come intendiamo riconoscere le prestazioni straordinarie dei vigili urbani chiamati in servizio nelle strade». La trattativa per il contratto decentrato era partita sin dal febbraio passato sulla base vari temi: la distribuzione del fondo di produttività e la progressione verticale di 220 dipendenti, i processi di riorganizzazione interna, la questione della formazione.
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