La vorrebbe la gente.
Il CONFRONTO politico non significa solo CONTRASTO politico, non è la semplice CONTRAPPOSIZIONE di schieramenti precostituiti con la conseguente assunzione di prese di posizione sempre antitetiche. Il confronto politico non può realizzarsi se non si esce dal labirinto perverso dei tranelli procedurali, dei "numeri legali", delle becere contestazioni di fatti o avvenimenti da criticarsi solo e quasi sempre per partito preso. Il cittadino non comprende, non condivide, non apprezza questo comportamento : lo scollamento tra politica e vita di tutti i giorni si ampia sempre piu', il consenso e la partecipazione elettorale vengono sempre meno e diventano sempre piu' difficili da ottenere. Questo modo di praticare il confronto politico, può generare dei mostri, alla "BLOB", e questi mostri siamo noi "politici" che vorremmo rappresentare le istanze dei cittadini che ci hanno dato fiducia e mandato, questi mostri siamo noi che ai piu' bassi livelli della politica (attenzione : i piu' bassi ma i piu' vicini alla gente ! ) accettiamo il comportamento della politica solo per la parte deleteria, e per la quale i piu' la contestano o nella migliore delle ipotesi accettano con rassegnazione. La "politica è un'altra cosa" è una affermazione che quando detta o ascoltata dovrebbe farci riflettere molto e a lungo.
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