Boscarelli si difende, Reggi lo sconfessa.
Tempi Agenzia che si difende. I sindacati, stavolta con le segreterie confederali, che rincarano le accuse. Il sindaco Roberto Reggi che sconfessa Lorenzo Boscarelli, presidente dell'Agenzia.
Resta alta la tensione sul fronte della gara degli autobus il giorno dopo l'annuncio dello spostamento di 15 giorni del termine di presentazione delle offerte. Decisione del consiglio di amministrazione (cda) di Tempi Agenzia motivata con la necessità di attendere l'esito del ricorso al Tar di un consorzio di trasporti (Cal) esclusa dalla pre-qualifica, ma decisione che ha fatto andare su tutte le furie sia i sindacati sia Paolo Botti, presidente di Tempi spa. Ci hanno visto una penalizzazione dell'attuale gestore del trasporto pubblico locale (Tpl), pronto a presentarsi alla gara con un'offerta che, se fosse stata l'unica, gli avrebbe consentito di aggiudicarsi l'appalto.
Una prospettiva a portata di mano, secondo i sindacati, ma che il rinvio del termine dal 16 al 30 maggio (l'udienza per il ricorso sarà il 21) pregiudicherebbe aprendo nuovi spazi a chi degli altri tre concorrenti ammessi al bando insieme a Tempi volesse farsi avanti in extremis. Di qui l'accusa, più o meno esplicita, all'Agenzia di operare contro l'interesse dell'azienda locale. Nel tentativo, si arriva maliziosamente a ipotizzare, di rinvigore di partecipanti un bando di gara che se andasse deserto (o quasi) chiamarebbe chi l'ha redatto a rispondere di un fallimento bell'e buono. Che di questo, di un fallimento di Tempi Agenzia, si tratterebbe in caso di scarsità di concorrenti è il sindaco stesso a mostrarsi convinto: «Probabilmente sì», ha risposto ieri a precisa domanda. Lo ha fatto dopo aver preso vigorose distanze dall'operato dell'Agenzia: «Il rinvio è stato una scelta tutta del cda, non è stata condivisa dagli enti proprietari (Comune e Provincia, ndr), anche perché sarebbe stata un'intromissione indebita, il cda ha una sua autonomia e il sindaco dalle procedure di gara deve stare fuori». Sull'opportunità o meno della proroga Reggi non ha voluto pronunciarsi perché «non conosco i termini della decisione, ma stiamo valutando le implicazioni».
Implicazioni che hanno tenuto banco anche a un vertice di maggioranza (segretari e capigruppo) di ieri sera con il vicesindaco Anna Maria Fellegara. Era stato convocato per parlare di politiche del Tpl alla luce dell'approvazione, tre giorni fa in consiglio comunale, del Piano urbano del traffico. Ma la polemica sul rinvio della gara ha tenuto banco. Nessun giudizio definitivo, e tuttavia l'impressione che in questa partita Tempi Agenzia si giochi molto del suo futuro appare diffusa. Forse non è un caso se al vertice di ieri un indirizzo preciso sul nuovo piano del trasporto pubblico urbano non risulta esserci stato. La necessità di realizzarlo è condivisa dalla maggioranza, ma il punto è a chi affidarlo: alla società di Boscarelli, che già si è candidata a redigerlo, o a uno studio esterno?
Di fronte a questo turbolento scenario il presidente dell'Agenzia si difende a spada tratta. Altro che a danno, il rinvio è «a garanzia di Tempi», rivendica Boscarelli, altrimenti le poteva accadere di fare l'offerta entro il 16 maggio, mentre il concorrente eventualmente riammesso dal Tar «avrebbe un tempo molto maggiore, con discriminazione» della spa locale e degli altri concorrenti prequalificati. «Assurdo sentirci accusare di voler avvantaggiare qualcuno che non ha ancora presentato l'offerta, tutti la portano un minuto primo della scadenza ed eravamo ancora lontani per poter dire che la gara andrà deserta». Così Boscarelli, che dice di non comprendere l'amarezza di Botti («Forse non ha capito la situazione»), né l'accusa dei sindacati di voler affossare Tempi spa («Ma come si fa a sostenere queste cose? Di quali elementi si dispone? Parlano di “sospetti”, ma con quale fondamento?») e tantomeno altre malevole interpretazioni (Un escamotage per cercare di salvare l'operato dell'Agenzia? «Si può inventare tutto, non entro nel merito, me lo vieta il buon gusto»). È sicuro di avere la coscienza a posto Boscarelli. Anche perché la proroga dei termini è stata decisa dal cda all'unanimità, con l'autorevole conforto di un parere legale (avvocato Marco Sgroi) e soprattutto «con la condivisione degli enti proprietari». Ricostruzione su cui, però, Reggi non si riconosce. E il clima si appesantisce.
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