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La Costa Concordia ritorna in asse
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Dopo diciannove ore di lavoro il relitto della Costa Concordia è tornato in asse.
A dare l’annuncio, intorno alle 4 di questa notte, è stato il Capo di Protezione Civile Franco Gabrielli: «La rotazione è conclusa. La nave è ora appoggiata sulla piattaforma. Abbiamo segnato un punto decisivo per l’allontanamento della nave dal Giglio».
Ora ci sono due priorità.
La prima è la ricerca dei dispersi. «È stato già ricostituito il gruppo - ha detto Gabrielli -. Partiremo a breve con le immersioni per la ricerca dei corpi dei dispersi». «Al momento i corpi non sono stati ancora ritrovati. Quindi l’ipotesi che fossero tra lo scafo e il fondale appare per ora senza riscontro», ha aggiunto, spiegando che questa è una delle due azioni che parte da subito.
L’altra priorità è «garantire la nave nella sua stabilità e nella possibilità di affrontare tutte le condizioni meteomarine con misure aggiuntive da subito».
La fiancata del lato dritto della nave è danneggiata.
Saranno quindi necessari lavori di ristrutturazione, per poter poi montare i cassoni laterali.
Applausi, suoni di sirena e urla dalle strade del Giglio hanno accompagnato la fine della rotazione della Costa Concordia, tornata in posizione verticale ma ancora non in linea di galleggiamento. Secondo Rainews la nave lascerà l’isola la prossima primavera. Parallelamente ai lavori di sollevamento inizieranno le ricerche delle due persone ancora disperse. Secondo le prime stime il relitto potrebbe lasciare l’Isola non prima della primavera-estate. Ancora da decidere la destinazione finale.
L'ANTEFATTO
Il naufragio della Costa Concordia è avvenuto venerdì 13 gennaio 2012 alle 21:42.
Di proprietà della compagnia di navigazione italiana Costa Crociere, parte del gruppo anglo-americano Carnival Corporation & plc, aveva al comando Francesco Schettino.
Salpata dal porto di Civitavecchia aveva a bordo 4 229 persone (3 216 passeggeri e 1 013 membri dell'equipaggio).
Nelle acque dell'Isola del Giglio la nave ha urtato uno scoglio riportando l'apertura di una falla lunga circa 70 metri sul lato sinistro. L'impatto ha provocato un forte sbandamento e il conseguente arenamento sullo scalino roccioso del basso fondale prospiciente Punta Gabbianara, a nord di Giglio Porto.
L'incidente ha provocato 30 morti e 2 dispersi.
È la nave passeggeri di maggior tonnellaggio mai naufragata della storia.
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pubblicazione: 17/09/2013
aggiornamento: 02/04/2014
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