L'imprenditore piacentino Bruno Giglio entrerà a far parte del consiglio di amministrazione di Enìa, la multiutility emiliana che da qualche mese è quotata al segmento Star di Piazza Affari.
Proprio lo sbarco in Borsa ha imposto alla società di allargare il proprio cda (attualmente composto da otto elementi) ad altri tre membri espressione del mercato.
La decisione dovrà essere ratificata ufficialmente dall'assemblea dei soci dell'11 ottobre, ma la nomina appare scontata.
Nei giorni scorsi è infatti scaduto il termine per la presentazione delle liste con i nominativi dei candidati e gli unici a formulare una proposta ufficiale con i tre nomi (oltre a Giglio, il reggiano Giuliano Tagliavini e il parmense Francesco Micheli) sono stati alcuni nuovi azionisti, che uniti possono contare su una quota di poco superiore al 3% del capitale azionario complessivo.
Tra questi, al fianco di colossi reggiani come Coop Nordest, Unieco, Coopsette, Ccpl e Consorzio finanziario per lo sviluppo, di un paio di imprese trentine, della Pizzarotti di Parma e di alcuni privati cittadini parmensi, figurano anche quattro aziende piacentine.
Sono la Paver e la Lafer della famiglia Parenti (con partecipazioni rispettivamente dello 0,037 e dello 0,083%), la Cogni spa (0,010%) e la Ingegneria Biomedica Santa Lucia (1,26%) in mano proprio alla famiglia Giglio. Bruno Giglio, 59 anni, vanta un lungo curriculum che non coinvolge solo il business di famiglia (concentrato prima nel settore energetico, ora su quello biomedicale), ma spazia anche in numerosi altri, tra cui proprio nel settore dei servizi pubblici: dall'aprile 2004 al gennaio 2005 è stato infatti consigliere di Amga, l'ex municipalizzata di Genova.
Il fratello Sergio è presidente di Confindustria Piacenza. L'imprenditore piacentino fa parte di un tris che conta su altri due personaggi di assoluto spessore. Giuliano Tagliavini opera con la società che porta il suo nome nel campo della finanza aziendale, della consulenza strategica e del venture capital ed è stato consigliere di importanti gruppi quali Capitalia, Fineco, Beni Stabili e Abi.
Francesco Micheli dopo aver creato Fastweb-e.Biscom si è specializzato nel campo delle bio e nano tecnologie con la sua Genextra. È consigliere di Ras, Interbanca, Longanesi e di diversi enti culturali tra cui la Fondazione del Teatro della Scala, l'Aspen Institute e di altri soggetti filantropici. Michele Rancati
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