Approvato il consuntivo dell'ente di Palazzo Borsa.
Tempo di conti per la Camera di Commercio che vede aumentare le entrate e di conseguenza anche gli stanziamenti a sostegno dell'imprenditoria locale. Ma andiamo con ordine, ecco i dati emersi dal consiglio camerale che si è riunito ieri mattina per l'esame dei conti consuntivi. Sei milioni e 175mila euro rappresentano il valore delle entrate che la Camera di commercio ha introitato nel corso del 2004. Rispetto al 2003 le risorse sono aumentate del 3,57 per cento, principalmente grazie ad un incremento di circa 200mila euro registrato sul fronte del diritto annuale, vale a dire l'importo - fissato per legge - che le imprese devono versare alle Camere di Commercio della provincia in cui hanno sede. Le fonti di entrata per l'Ente presieduto da Giuseppe Parenti sono sostanzialmente il diritto annuale (70 per cento) e i diritti di segreteria (19 per cento) mentre altre entrate correnti si fermano al 7 per cento. Anche i diritti di segreteria hanno visto una crescita, rispetto al 2003, di circa 80mila euro. Le spese correnti sono invece arrivate a 5 milioni e 418mila euro, il 3,08 per cento in più di quanto si era speso l'anno prima. All'interno delle voci di spesa, escludendo oneri per il personale e per il funzionamento dell'ente, la fetta più consistente è quella destinata al finanziamento delle iniziative di promozione economica (28,39 per cento del totale). Complessivamente la Giunta ed il Consiglio hanno convogliato in questa direzione 1 milione e 538.320 euro. Sette le linee generali di intervento che sono state perseguite. Anzitutto sono da tener in conto gli interventi per lo sviluppo imprenditoriale e gli interventi a favore di forme collettive di garanzia (28,74 per cento del totale delle risorse sul capitolo). Ancora: ci sono azioni ed interventi per lo sviluppo del turismo (10,38 per cento), azioni ed interventi per lo sviluppo della globalizzazione (9,79 per cento); azioni ed interventi per lo sviluppo della filiera agro-alimentare e per la tutela ambientale (18,95 per cento); azioni ed interventi per l'istruzione, la formazione imprenditoriale e manageriale e per lo sviluppo della cultura d'impresa (10,09 per cento). E ancora, ci sono interventi finalizzati alla regolazione dei mercati (2,5 per cento), per le politiche per lo sviluppo del territorio e attività di informazione economica istituzionale (19,54 per cento.) Fin qui le cifre. Il consiglio è stato aggiornato da Parenti anche sullo stato delle partecipazioni che l'Ente camerale possiede: quella più consistente riguarda Soprae (Ente fiera) di cui la Camera di Commercio di Piacenza detiene il 17,04 per cento del capitale (2.834.552 euro), quindi c'è l'Imepeb (centro collaudo casse mobili) in cui la Camera è socio di maggioranza con il 61,48 per cento delle quote (che ammontano a 1.395.862 euro), e poi Piacenza Expo (829.151 euro, pari al 6,5per cento del capitale). Rilevante in termini di capitale investito, più che di quota posseduta, è anche la partecipazione in Autostrade Centro Padane (239.310 euro, l'1,54 per cento del capitale). Complessivamente il valore delle partecipazioni azionarie - che risulta dal bilancio licenziato dal Consiglio- ammonta a 6milioni e 605mila euro. Già fissato per il 31 maggio il prossimo appuntamento, per un confronto sulle politiche che l'ente sta attuando e sulle priorità che intende darsi per il futuro. Certa al riguardo la prosecuzione del sostegno dell'Ente sia alle attività dell'Agenzia di Marketing territoriale che al Piano Strategico per Piacenza. Libertà 11/05/2005
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