Piacenza - Ha 36 anni, è bionda, carina, sguardo intelligente, modi aggraziati. Glenda Quintini, piacentina, oggi ricercatrice all'Ocse, organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che ha sede a Parigi, una delle organizzazioni economiche di ricerca internazionali più prestigiose, fu una delle matricole del primo anno della Facoltà di Economia nel 1991.
Proprio pensando a ex studenti come Glenda la Facoltà di Economia ha intenzione di promuovere nel prossimo anno iniziative specifiche, come spiega il preside, professor Maurizio Baussola che afferma: «Il caso di Glenda ci rende ovviamente orgogliosi. Ma non e' assolutamente isolato. Siamo fermamente intenzionati ad organizzare per il prossimo anno - auspicabilmente nell'ambito della giornata dell'Università Cattolica - un incontro con tutti i nostri laureati che ormai da quindici anni sono nostri testimoni nel mondo produttivo».
Tornando a Glenda, bisogna dire che prometteva bene fin dagli anni di università, poiché era una delle studentesse più preparate e oggi svolge una professione importante. Ma in che cosa consiste in realtà questo lavoro e quali sono gli obiettivi dell'Ocse? L'Ocse é un'organizzazione internazionale che ha come obiettivo di sostenere lo sviluppo dei paesi membri (30 in tutto, compresa l'Italia), attraverso studi mirati a identificare le migliori politiche economiche e sociali per stimolare la crescita economica, l'aumento l'occupazione e la stabilità finanziaria. Io lavoro nell'area che si concentra sull'Occupazione e gli Affari Sociali e, in questo momento, mi occupo dei giovani e delle politiche per facilitare la transizione tra la scuola e il mondo del lavoro.
Da Piacenza a Parigi, la strada è stata lunga? Dopo l'università, sono partita per il Regno Unito dove ho fatto un Master all'Università di Essex e un Dottorato ad Oxford. Poi ho lavorato come ricercatrice alla London School of Economics e come Economista in una Banca d'Affari. Un giorno, per caso, ho visto il posto vacante all'Ocse e ho deciso di fare domanda. Ho mandato il mio curriculum, fatto il colloquio ed eccomi qui.
In che cosa ti è servita la formazione che hai conseguito presso la facoltà di economia? A tutto. Senza la formazione che ho ricevuto all'Università e agli anni di studio successivi non sarei dove sono adesso.
Tu sei stata una delle prime a "credere" nella facoltà di Economia di Piacenza e una delle prime laureate della facoltà. Che cosa consigli ai ragazzi che stanno studiando oggi? Di studiare con passione e con impegno, ma anche di cercare di acquisire esperienze di lavoro perché l'esperienza acquisita durante gli studi aiuta a trovare lavoro dopo. Non solo però: il mio consiglio è anche di credere in se stessi e non nelle raccomandazioni e di essere ambiziosi e soprattutto disposti a muoversi.
L'ultimo "successo" di Glenda è la pubblicazione di un lavoro sul prestigioso Economist. Quali sono i contenuti? Si trattava di uno studio sui giovani nel Regno Unito, sulle difficoltà che incontrano nella transizione scuola-lavoro e sulle politiche che esistono per superarle. Il Regno Unito é un Paese molto interessante che sta riformando il sistema educativo e il sistema di sostegno ai disoccupati in modo radicale per migliorare le prospettive dei giovani.
Ma dopo tanto studiare: che effetto ti ha fatto vederti sull'Economist? Quando un giornale o una rivista, specialmente se di alto livello come l'Economist, parla del nostro lavoro é sempre una soddisfazione. Il lavoro che facciamo all'Ocse é fatto per essere diffuso, perché i governi possano confrontarsi tra loro e guardare quali Paesi riescono meglio e quali sono le loro politiche vincenti. Per questa ragione siamo spesso sollecitati dalla stampa, in particolare quella anglosassone.
Glenda però oltre a studiare e a lavorare tanto ha anche una vita "normale". Certo! Ho tante passioni tra le quali i viaggi (tanti), la fotografia, la cucina, il cinema, il teatro e la lettura. Tutti, piú o meno, praticati assiduamente. Claudia Molinari
LIBERTA' del 28/07/2008
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