Quello che sembrava un "vizietto" del sindaco di Piacenza Roberto Reggi, sembra essersi trasformato in una "malattia".

Il sindaco infatti non perde occasione per lamentarsi dei ridotti trasferimenti dallo Stato, che impedirebbero a suo dire la realizzazione del suo splendido programma, mettendo a rischio anche le prestazioni a favore di bambini ed anziani.

Oggi esce con l'ennesimo numero, e come al solito dicendo la mezza verità.

Sembrerebbe che dall'odiato Berlusconi vengano meno ulteriori 2 milioni 600mila euro (circa 5 miliardi delle vecchie lire) in conseguenza di emendamenti alla legge finanziaria in approvazione a Roma.

A tutt'oggi va ricordato che nella bozza del Bilancio Previsionale 2005 ora in presentazione nei Quartieri i ridotti trasferimenti statali vengono riportati nella misura di 900mila euro (circa 1 miliardo e 800 milioni delle vecchie lire).

Inoltre Reggi dimentica sempre (a questo punto la condotta risulta perlomeno sospetta..) di citare il bel pò di introiti che il Comune ottiene dalle tasche dei cittadini in virtu' dell'aumento di ICI, tasse e servizi vari (aumenti deliberati nel primo anno di amministrazione della Giunta Reggi ed effettivi dal 2003).
Il solo aumento dell'ICI ha determinato un introito per le casse comunali di circa 10 miliardi di vecchie lire nel 2003...

Reggi sostiene che le spese del Comune di Piacenza sono intorno ai 160 miliardi di vecchie lire, di cui 50 per il pagamento degli stipendi.
Rimangono 110 miliardi di spesa. Specifichi sul giornale come vengono utilizzzati questi soldi.

Dica anche chiaramente quante sono le entrate complessive del Comune, e di quanto sono aumentati gli introiti dovuti a nuova tassazione nei 3 anni della sua amministrazione.

In questo modo la sua informazione risulterebbe realmente "limpida" ed "etica".