L'Unione al 59,5%. Alle regionali aveva avuto il 62%
Il dubbio, poi lo smarrimento. Erano già pronti a cantare vittoria e a festeggiare per tutta la notte in piazza Maggiore i sostenitori di Romano Prodi, accalcati davanti a palazzo D'Accursio per godersi minuto per minuto la lunga maratona elettorale. I primi exit-poll avevano fatto ben sperare. Qualche fan era già pronto a stappare la bottiglia mentre il centrosinistra aveva pronta la festa.
Poi è arrivata come uno schiaffo la prima proiezione, poi la seconda e tutte le altre che hanno inferto un inaspettato cambio di rotta a quei risultati che sembravano aver già decretato il vincitore.
Le dichiarazioni dei politici, tutto d'un colpo, si fanno prudenti. In piazza i Prodi-boy rimangono così, con gli occhi fissi sul tabellone elettorale. Un grido, ma di dolore, squarcia il silenzio dell'attesa. Alla festa ormai nessuno pensa più.
Anche il sindaco Cofferati rimane chiuso per ore nel suo ufficio a fare zapping.
In Emilia Romagna - 43 seggi da assegnare alla Camera e 21 al Senato - l'affluenza media è stata dell'89.5% (era dell'88.8% nel 2001) superiore a quella nazionale (88.8). Bologna e Reggio incassano il primato di affluenza a livello nazionale, rispettivamente del 90.6% e del 90.1%. Al Senato (4.366 sezioni su 4423) i Ds conquistano il 30.6% dei voti, La margherita il 9.4%, Rifondazione comunista vola al 7.2%, Insieme con l'unione (Verdi e Comunisti italiani) 5.7%, Di Pietro Italia dei Valori 2.4%, La rosa nel pugno (Radicali e Socialisti di Boselli) 2.3%, Partito pensionati 1%, Udeur popolari 0.3%, Repubblicani europei 0.3%, Socialdemocrazia 0.2% .
L'Unione di Prodi conquista così il 59.5%. Una sostanziale tenuta rispetto alle politiche 2001, quando L'Ulivo (52%), Rifondazione (5.6%) e la lista Di Pietro (3%) si aggiudicarono il 60.6% dei voti degli emiliano-romagnoli. Ma se si conteggia anche il 2.1% della lista Bonino-Pannella - che all'epoca correva con Berlusconi - si raggiunge quota 62.7%. Tra le liste dell'Unione che corrono sfuse al Senato, cresce (rispetto alle politiche 2001) di quasi due punti Rifondazione mentre indietreggia la lista Di Pietro. Sostanzialmente invariati i Radicali: la nuova formazione politica non ha sfondato.
Arretra al 40.3% anche l'Ulivo (30.5% dei Ds, il 9.4% dei Dl e lo 0.3% dei Repubblicani europei), contro il 52% nel 2001 al Senato.
Sempre al Senato, ma sul fronte della Casa delle liberà, Forza Italia si aggiudica il 18.8% dei voti, Alleanza nazionale il 10.3%, l'Udc il 5.8%, la Lega Nord il 3.9%, Alternativa Sociale 0.5%, Dc-Nuovo Psi 0.4%, Fiamma tricolore 0.4%, Partito repubblicano italiano 0.4%. Il totale per la Casa delle libertà è quindi del 40.5%.
Alla Camera (4.034 sezioni su 4.423) l'Ulivo conquista invece il 44.9% (era 44.3% nel 2001), Rifondazione comunista vola al 5.6% (1.6% nel 2001), i Comunisti italiani crescono al 2.4% (era 1.6% nel 2001), stabili la Rosa nel pugno 2.3% (2.3 nel 2001) e i Verdi 2% (2.1 il Girasole nel 2001), crolla Di Pietro Italia dei valori 1.7% (era 3,5% nel 2001), Partito pensionati 0.7%, Udeur popolari 0.3%. Complessivamente l'Unione porta a casa il 60% dei voti. Anche in questo caso una sostanziale tenuta della coalizione di centrosinistra rispetto alle politiche 2001, quando in Emilia Romagna il centrosinistra conquistò il 57% dei voti (Ds 28.8%, Dl 15.5%, Il Girasole 2.1%, Comunisti italiani 1.6%, Rifondazione 5.5%, Di Pietro 3.5%), che se sommati al 2.3% della lista Bonino-Pannella (passata all'Unione) raggiunge quota 59.3%.
L'Unione perde invece punti sulle regionali 2005, quando la somma dei voti di Uniti nell'Ulivo (48.1%), Rifondazione (5.7%), Pdci (3.4%), Verdi (3%), L'Italia dei Valori (1.4%) e dell'Udeur (0.4) fecero incassare, all'Unione, il 62% dei voti degli emiliano-romagnoli.
Sempre alla Camera, Forza Italia si conquista in Emilia Romagna il 18.4% (era al 23.8 nel 2001, al 18.2% alle regionali 2005), Alleanza Nazionale il 10.2%, Udc 5.8%, Lega Nord 3.9%, Alternativa sociale 0.5%, Dc-Nuovo Psi 0.5%, Fiamma tricolore 0.4%, No euro 0.2%. Per un totale (provvisorio) della Cdl del 40%. Alle politiche 2001 la coalizione di Berlusconi conquistò il 39.5% (esclusa la lista Bonino) mentre alle regionali 2005 il 36.6%. Claudia Zamorani
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