Si è allora votato -primo turno- per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale della nostra città.
Paolo Dosi come da previsioni sopravanza Andrea Paparo (di 16 punti percentuali), ma non riesce ad evitare il duello ed il relativo responso del ballottaggio.
La disaffezione verso la politica ed il conseguente astensionismo hanno fatto la parte del leone : un piacentino su tre non è andato a votare. Vedremo se lo spirito civico e l'appartenenza - come si spera- prenderanno il sopravvento tra 2 settimane in occasione del secondo turno di voto.
Rilevante parallelamente il buon risultato dei "grillini" col 9,82%. Rilevante ma ampiamente previsto e non eccezionale, dato che 2 anni fa a Rottofreno il Movimento 5 Stelle aveva totalizzato il 9,49%. A distanza di due anni e con il clima montante di "antipolitica" il dato certamente si conferma, ma per così dire non decolla come da molti previsto.
Ottima invece la performance della civica d'appoggio a Dosi che ha intercettato quasi il 13 e mezzo dei consensi. Probabilmente questo risultato ha come regista il sindaco uscente Roberto Reggi. Quest'ultimo per evitare un "condizionamento" troppo manifesto sul suo pupillo Dosi, non è entrato in lista. Ma molto probabilmente ha "dirottato" i consensi della sua area d'appartenenza (mondo cattolico e delle coop di "volontariato") sull'area apparentemente piu' moderata della civica. In sostanza le divisioni ed i malumori conseguenti alle Primarie del Centrosinistra, non hanno -sembra- trovato manifestazione, essendosi per così dire Reggi e Cacciatore occupati delle 2 principali aree del voto del centrosinistra.
Il Partito Democratico flette (forse anche per il discorso appena fattodi "migrazione di voti") ma rimane primo partito a Piacenza al 26,5%, 4 punti e mezzo sopra al PdL.
Il Popolo della Libertà ottiene un ottimo risultato con circa il 22%, considerato che 5 anni fa con un clima politico ben diverso e piu' favorevole aveva attenuto il 24,5% dei consensi.
Da considerare l'evidente "cannibalizzazione" subita dalle 2 liste d'appoggio che totalizzano complessivamente circa il 7,5%. Risultato al di sotto delle aspettative, specie per la lista Sveglia. Facebook non ha dato -credo- i risultati dichiarati e da molti sperati. Il social network risulta utilissimo per la propagazione dei messaggi (anche politici) ma "gli amici di Facebook" rappresentano un fenomeno complesso, dalla cui analisi emergono dati contrastanti. La "fidelizzazione elettorale" di un utente della rete è impegnativa, trattandosi di un'arena dove in modo assolutamente eterogeneo vengono "esposte" tematiche ed argomenti assolutamente variegati, sulla base - non dimentichiamolo- della immaterialità del mezzo.
Infine il "naufragio" - almeno in questa tornata- della Lega Nord e del cosiddetto "terzo polo".
La Lega Nord piacentina ha probabilmente subito le conseguenze dei recenti scandali nazionali che hanno coinvolto i suoi vertici, ma anche la situazione del partito a livello locale -come evidenziato dallo stesso Polledri con dichiarazione sulla stampa - non ha aiutato. Il movimento Lega Nord ha probabilmente perso la sua forza propositiva, perdendo da una parte l'elettorato di centrodestra scontento per l'azione troppo moderata del suo ceto politico, sia l'elettorato del centrosinistra intercettato sulla base di promesse nel campo socio-assistenziale.
Il cosiddetto "terzo polo", ossia l'aggregazione Fli-UdC-Api ottiene un risultato sconfortante. Dopo aver dichiarato unità, a Piacenza i rappresentanti dei 3 partiti si sono poi divisi, frammentando la loro proposta politica . IL Fli ha "infilato" suoi giovani rappresentanti nella lista Piacenza Viva, l'Api ha presentato un candidato nella lista Moderati con Dosi ed uno nella lista dell'UdC con risultati assolutamente deludenti.
Non è stato piu' confortante il risultato dell'UdC che correndo in autonomia presentava PierPaolo Gallini come candidato a sindaco. I consensi si sono fermati sotto al 2%.
Filiberto Putzu
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