ARAFAT E' MORTO, CONFERMA UFFICIALE 11 novembre 2004 Il presidente palestinese e' morto questa notte alle 2:30 (ora locale) 3:30 (ora italiana) nell'ospedale militare di Parigi dove era ricoverato. Si e' conclusa questa mattina all'alba la lunga agonia del presidente palestinese Yasser Arafat, da una settimana in coma in un ospedale militare vicino a Parigi. La salma del rais sara' trasportata oggi al Cairo, dove domani mattina si svolgeranno i funerali ufficiali in presenza in particolare dei capi di stato arabi e di rappresentanti di molti governi del mondo. Nella stessa giornata Arafat sara' trasferito in elicottero a Ramallah e verra' seppellito alla Muqata, il palazzo presidenziale dove ha vissuto ininterrottamente negli ultimi tre anni. Con l'annuncio ufficiale della sua morte, la televisione palestinese ha immediatamente sospeso le normali trasmissioni: sugli schermi e' apparsa una immagine del Rais, su sfondo nero, accompagnata dal versetto coranico: 'Da Dio veniamo, a Dio torniamo'. A Gaza city alla notizia della morte di Arafat, molti militanti sono scesi in strada e hanno sparato raffiche di arma automatica verso il cielo. Subito dopo le moschee hanno aperto i battenti e dai minareti sono stati diffusi versetti coranici. Malgrado l'ora mattutina, molte persone si sono riversate in strada, a bordo di automobili su cui avevano applicato immagini del presidente scomparso. Sui marciapiedi sono presto apparse lamentatrici in lacrime: donne vestite in nero, che si disperavano per la morte del loro leader. Scene analoghe si sono verificate in altre citta' palestinesi. Un lutto ufficiale di 40 giorni e' stato proclamato dall'autorita' palestinese.
ARAFAT E' IN MORTE CEREBRALE 18:32 del 4 novembre 2004 'Arafat è in morte cerebrale' La morte cerebrale del leader palestinese Yasser Arafat, 75 anni, è stata confermata da fonti dell'ospedale parigino nel quale è ricoverato da una settinama. L'annuncio è arrivato a brevissima distanza da quello del medico personale di Arafat, che annunciava un ulteriore aggravamento nelle condizioni di salute del rais.
LA BIOGRAFIA. Per l'anagrafe egiziana Arafat e' nato il 24 agosto 1929 al Cairo, ma lui sostiene di esser nato il 4 agosto dello stesso anno a Gerusalemme . Anche il suo nome sarebbe Mohammed o Abdul Rahman e Yasser solo un nomignolo familiare. La sua adesione alla causa palestinese risale ai primi anni Cinquanta, quando frequenta l'universita' al Cairo. Nel 1956 partecipa alla guerra di Suez nelle fila dell'esercito egiziano. Successivamente va in Kuwait e fonda nell'ottobre 1959 Al Fatah, un movimento di liberazione che, dopo la creazione dell'Olp nel 1964, ne diventera' la principale componente. Entra in clandestinita' e riappare, dopo la guerra del 1967, con il nome di battaglia di Abu Ammar. Supera indenne il 'settembre nero' del 1970, quando re Hussein scatena una repressione militare contro i feddayn e lo caccia dalla Giordania: il quartier generale dell'Olp si trasferisce a Beirut. L'invasione israeliana del Libano nel 1982 lo costringe a spostare la direzione Olp a Tunisi. Musulmano sunnita, nel 1992 sposa la propria assistente, la cristiana Suha Tawil, da cui ha una figlia. Nel settembre 1993, dopo trattative segrete tra Olp e Israele mediate dalla Norvegia, riesce ad arrivare alla storica firma della Dichiarazione di principi comune e alla indimenticabile stretta di mano con il premier israeliano Yitzhak Rabin a Washington, che gli vale il Nobel per la pace. Nel 1994, dopo 27 anni di esilio, Arafat torna nei territori palestinesi e alla guida dell'Anp, nata in seguito agli accordi di Oslo. Nel 1996, con l'87,1% dei voti, e' eletto presidente dell'Anp. Dopo il fallimento degli accordi di pace di Wye Plantation e con l'inizio della seconda Intifada, nel settembre 2000, la leadership di Arafat viene apertamente messa in discussione da Israele e dagli Stati Uniti, che lo accusano di incoraggiare il terrorismo, e anche da settori palestinesi: quelli radicali che lo considerano troppo 'morbido' e quelli che denunciano la corruzione della sua gestione politica e chiedono una riforma dell'Anp. Dal dicembre del 2001, Arafat viene tenuto confinato nel suo quartier generale di Ramallah, che fino a maggio 2002 viene assediato dai carri armati israeliani per rappresaglia contro i crescenti attentati esplosivi che Israele gli rimprovera di non fermare. Sotto la pressione degli Stati Uniti, ideatori della ''road map'' per la pace in Medio Oriente, nel marzo 2003 Arafat nomina primo ministro palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas), considerato un interlocutore piu' credibile per i negoziati. Tra Arafat e il premier da lui designato si creano pero' da subito dei contrasti sulla linea da tenere, interpretati dagli osservatori come la dimostrazione che il vecchio rais non ha nessuna intenzione di vedere scavalcata la sua leadership. Il 6 settembre dello stesso anno Abu Mazen si dimette e il rais lo sostituisce subito con Abu Ala (Ahmed Qrea), presidente del parlamento palestinese e architetto degli accordi di Oslo sull'autonomia della Palestina. Pochi giorni dopo il governo israeliano decide di espellere il presidente dell'Autorita' nazionale palestinese (Anp) dai Territori, provocando grandi manifestazioni di protesta da parte dei suoi sostenitori.
«YASSER ARAFAT E' MORTO.I medici smentiscono 09/11/2004 L'annuncio di fonti palestinesi dall'ospedale di Parigi dove è ricoverato da giorni. Dai sanitari nessuna conferma PARIGI - Continua la ridda di voci sulla sorte di Yasser Arafat. «E' morto» hanno sostenuto fonti palestinesi intorno alle 15 di martedì. Manca però ancora una conferma ufficiale. E l'ospedale Percy di Parigi, dove è ricoverato, per ora non offre nuove comunicazioni. Il leader palestinese è da giorni in coma cerebrale. Per il numero due dell'Olp Abu Mazen le sue condizioni sono «purtroppo molto gravi». Il ministro degli Esteri palestinese Nabil Shaath ha invece detto che il presidente Yasser Arafat ha un tumore e non è stato avvelenato.
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