Si assiste in questi giorni ad un andamento quasi “schizofrenico” della politica piacentina.
Compaiono come funghi nuove aggregazioni, liste piu' o meno civiche, rientri e discese in campo di “giurassici” della peggior politica trasformista....
Da una parte è positivo che così tanti vogliano scendere in campo per il bene della città, ma dall'altra si deve considerare che una così massiccia frammentazione del quadro politico rischia di disorientare chi dovrà decidere col proprio voto il futuro di Piacenza.
Va inoltre considerato che il nuovo Consiglio Comunale sarà costituito da 32 ( e non da 40 come prima ) consiglieri comunali, e che il quorum per avere rappresentatività politica è fissato al 5% .
A tutt'oggi convengo che la delusione nei confronti dei partiti attuali sia forte, e la voglia di “mollare” (non andare a votare o abbandonare l'impegno) sia molto consistente.
Tuttavia si cambia solo “stando dentro”. Io voglio farlo.