Il sistema del Welfare per gli invalidi funziona a scaglioni. L'invalidità al 74% dà diritto a 229 euro e 50 centesimi al mese, a patto che non si sia titolari di altre pensioni di invalidità, di rendite, e se il reddito annuale non supera i 3.942 euro. L'invalidità al 100% dà diritto sempre a 229 euro, ma è compatibile con altre pensioni. Il reddito però non deve comunque superare i 13.430 euro l'anno. L'indennità di accompagnamento è concessa ai soggetti completamente inabili, ed è di 436 euro; qui il reddito non conta. Il 67% di invalidità comporta la riduzione su medicine ed esami di laboratorio. Il 46% è lo scoglio minimo per entrare nel «collocamento mirato», che coinvolge le aziende superiori ai quindici dipendenti. Tra i quindici e i trentacinque dipendenti, il datore pubblico o privato dovrebbe assumere almeno un lavoratore disabile; tra 36 e 50 addetti, 2; con più di 50 dipendenti una quota del 7%.