Teleriscaldamento per 2mila abitanti Firma sulle convenzioni per il quartiere dell'ex Unicem
Teleriscaldamento, sarà il futuro quartiere cittadino che sorgerà nell'area ex Unicem a farsi “pioniere” del nuovissimo servizio fornito da Tesa a partire dal giugno 2006: i circa 40 edifici che vedranno la luce nell'arco dei prossimi 8 anni nell'ex comparto industriale, per un totale di quasi 700 unità immobiliari (e di circa 2mila nuovi abitanti stimati), saranno “teleriscaldati” grazie alla realizzazione da parte di Tesa di tutte le infrastrutture a rete necessarie a trasportarvi il calore dalla centrale Levante. Ciascuna unità abitativa sarà provvista di autonome apparecchiature per la regolazione della temperatura e per il conteggio dei consumi. Il teleriscaldamento manderà in pensione caldaie e metano, per una fornitura annua stimata attorno ad 1 milione e 200mila metri cubi. Di ieri, a Borgoforte, la firma delle due convenzioni che regoleranno tempi e modalità del servizio tra Tesa, fornitore, e le società che edificheranno l'area, dove è prevista anche un'ampia presenza di verde pubblico (al cui interno sarà conservata la famiglia di “Bambi”, ovvero i daini già residenti nel perimetro da diversi anni) e verde privato. Le società sono la “Baia del Re” (di cui fanno parte Piacenza 74, Orion, Valdarda, Ceap, TeT) ed “Edilvalla”. Alla sigla ufficiale sono intervenuti il presidente di Tesa Guido Ramonda, Moris Giglioli, direttore generale di Baia del Re, e Romano e Marco Valla (per Edilvalla); con loro, Stefano Cagnoli, responsabile del settore Energia di Tesa. Risaliva a venti giorni fa, a Palazzo Mercanti, la firma del contratto tra Edipower e la società di Borgoforte per la cessione del calore che “teleservirà” il futuro quartiere cittadino. «L'intervento di Tesa - ha annunciato ieri il presidente Ramonda - riguarderà la fornitura dei servizi di teleriscaldamento agli edifici con la realizzazione di specifiche opere, sia all'interno dell'area che all'esterno di essa. In particolare - ha spiegato - Tesa costruirà la dorsale di collegamento tra la centrale di produzione del calore, la Levante, e l'area ex Unicem, più tutte le reti distributive interne. Tesa dovrà inoltre garantire - ha posto in evidenza Ramonda - anche la fornitura di impiantistica specifica per ciascun edificio e per ciascuna unità immobiliare». L'erogazione del servizio, per ogni appartamento, sarà assicurata in seguito alla stipula di singoli contratti: «E le tariffe per la fornitura del teleriscaldamento saranno equivalenti a quelle vigenti per il gas naturale», ha anticipato Ramonda, sottolineando alcuni valori aggiunti del nuovo servizio: «Miglioramento ambientale con eliminazione dei fumi di combustione e semplificazione dell'impiantistica necessaria - ha specificato il presidente di Tesa - su cui la nostra società garantirà un servizio completo». A vedere la luce nell'area ex Unicem saranno complessi residenziali (edifici singoli, abbinati, a schiera ed in linea) e, in parte, edifici commerciali e per il terziario: due costruzioni condominiali ad uso abitativo (per un totale di 35 unità immobiliari) più una terza idonea ad ospitare uffici saranno realizzate dalla Edilvalla, altri 30-40 edifici invece (per complessivi 600 nuovi appartamenti ad uso residenziale e 25 di tipo commerciale) saranno costruiti dalla società Baia del Re. Il piano esecutivo di costruzione nell'ampio perimetro cittadino prenderà avvio con la realizzazione dei primi 30 alloggi situati nell'ala est del quartiere. Per Romano Valla (Edilvalla) l'imminente debutto del teleriscaldamento nel nuovo quartiere «costituirà occasione per un aggiornamento tecnologico del prodotto “casa”, accompagnato dall'impiego di materiali ad alta efficienza energetica», mentre, secondo Moris Giglioli (Baia del Re), l'auspicio prossimo venturo sarà a favore di un allargamento nello spettro dei destinatari: «Più utenze ci saranno - ha previsto Giglioli - migliore sarà il funzionamento del servizio di teleriscaldamento». Simona Segalini
Le tariffe? Invariate Ma ci sarà più sicurezza e meno emissioni Il servizio di teleriscaldamento, particolarmente radicato nelle nazioni del Nord Europa, consiste nella distribuzione diretta agli utenti di calore trasportato sotto forma di vapore o acqua surriscaldata tramite apposite reti di tubazioni coibentate, generalmente a una temperatura compresa tra i 100 e i 120 gradi. (omissis) I vantaggi del sistema sono molti, tra cui anche costi più bassi, anche se il presidente di Tesa, Ramonda, ieri si è affrettato a dire che le tariffe non si discosteranno da quelle per il gas. Di certo si tratta di impianti più sicuri (l'acqua calda utilizzata come termovettore non è un combustibile, quindi ci si trova in assenza di fiamma e di sicurezza per l'edificio), aerazione ambienti (garantisce, negli edifici serviti, l'assenza di qualsiasi residuo della combustione, non occorrono quindi canne fumarie), manutenzione e installazione semplificata degli impianti data l'assenza di combustione, drastica riduzione dell'impatto ambientale (l'energia necessaria, nel caso di Piacenza, viene prodotta sfruttando un combustibile pulito come il metano). Secondo le prime stime i piacentini teleriscaldati, almeno inizialmente, saranno 2mila e la città vedrà ridotte le emissioni inquinanti.
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