L'ARPA monitorizza la situazione
LA SITUAZIONE A PIACENZA
Ecco la situazione a Piacenza in base ai dati forniti da ARPA al Comune di Piacenza :
2000 (dati estratti dal "Rapporto sulla qualità dell'aria ARPA 2000")
A Piacenza nel 2000 due centraline di rilevamento (PubblicoPasseggio e P.le Roma) hanno misurato il PTS, ed una centralina il PM10 (PubblicoPasseggio). La normativa prevede, per quest'ultimo inquinante, come obiettivo di qualità il valore di 40 microgrammi/m3 (calcolato come media mobile ANNUALE delle concentrazioni medie giornaliere).
A Piacenza nel 2000, in ogni mese (eccetto aprile)il valore è risultato al di sopra dei 40 microgrammi/m3. La media rilevata è stata di 56 microgrammi/m3 su base annua.
Il "Rapporto per la qualità dell'aria" dell'ARPA ha concluso : "alla luce dei dati rilevati, le polveri PM10 si presentano in area urbana come inquinante critico".
2001 (dati estratti dal "Rapporto sulla qualità dell'aria ARPA 2001" e dal CD "I contributi delle diverse fonti di inquinamento atmosferico nel territorio del Comune di Piacenza 2001").
A Piacenza sia l'AUSL in data 23/01/2002 che l'ARPA in data 05/04/2002 ritengono di maggiore rilevanza per quanto riguarda l'inquinamento ambientale : - il biossido di azoto (NO2) - l' ozono (O3) - il PM10.
Nel gennaio 2002 ARPA Emilia Romagna-Sezione di Piacenza ed il Comune di Piacenza,in collaborazione con l'Università di Parma -Dipartimento Scienze Ambientali ed ENEL Produzione-Laboratorio di Piacenza hanno elaborato su CD il primo rapporto"I contributi delle diverse fonti di inquinamento atmosferico nel territorio del Comune di Piacenza". Il lavoro è rigoroso e segue metodologie scientifiche molto precise. In esso vengono analizzate sostanze, fonti inquinanti, e l'incidenza di brezze e venti sulla ricaduta al suolo.
Per il biossido d'azoto (NO2) la massima ricaduta si ha nell'area industriale vicino alla Caorsana e secondariamente ad ovest della città.
Il biossido di zolfo (SO2) ha la massima ricaduta nella zona est della città.
Il monossido di carbonio (CO) ha la massima ricaduta al suolo nella zona industriale del Capitolo e secondariamente nella zona ovest della città-Veggioletta.
Il particolato sospeso totale (PTS) infine presenta il massimo di ricaduta nella zona industriale del Capitolo.
Per il PTS il maggior carico inquinante (emissione) d'origine INDUSTRIALE si ha nella zona est della città attraversata dalla Caorsana. La massima concentrazione al suolo (ricaduta) si colloca nella zona industriale del Capitolo con il valore di 18,8 microgrammi/m3.
Il carico di PTS emesso nel reticolo (1 kmx 1 km) della zona Centrale Piacenza Levante è STIMATO su mappa colorimetrica all'incirca nella misura di 400-1000 Kg/GIORNO (pag.10 " I contributi delle diverse fonti di inquinamento atmosferico nel territorio del Comune di Piacenza").
La stima del PTS emesso dal TRAFFICO VEICOLARE risulta essere secondo ARPA :
- traffico URBANO 43% del totale/anno del traffico veicolare - traffico EXTRAURBANO 35% - traffico AUTOSTRADALE 22% .
La massima concentrazione al suolo si colloca nella zona corrispondente all'intersezione delle 2 autostrade, con il valore di 12,4 microgrammi/m3 .
Ogni giorno sulla A1 (Autostrada del Sole) transiterebbero 65.000 veicoli, sulla A21 (Brescia-Torino) 33.000 . In città il maggior numero di veicoli in transito è stato rilevato su base annuale in P.le Roma, e corrisponde a circa 45.000 veicoli/giorno.
Sempre secondo ARPA, il CARICO ANNUALE DI PTS CHE GRAVA SUL TERRITORIO COMUNALE sarebbe costituito da : - TRAFFICO 73 tonnellate / anno - INDUSTRIA 426 tonnellate / anno - RISCALDAMENTO 5 tonnellate / anno
Le 73 tonnellate/anno riferite al traffico veicolare sarebbero cosi' divisibili : - automobili 23 tonnellate (di cui 14 emesse da motorizzazioni DIESEL) - trasporto pesante 23,5 tonnellate (di cui 14,5 emesse da motorizzazione DIESEL) - trasporto leggero 17 tonnellate.
Il PTS emesso in un giorno feriale viene IPOTIZZATO su diverse vie urbane ed extraurbane. Alcuni esempi : - autostrada A1 88 kg/giorno di PTS - via Emilia est 5 kg/giorno - via Caorsana 5 kg/giorno - via Dante 4 kg/giorno - via IV Novembre 0.8 kg/giorno (questi dati sono ottenuti moltiplicando la produzione stimata di PTS/ora moltiplicata per le 24 ore)
Il carico di PTS emesso dal traffico veicolare in un giorno feriale è STIMATO su mappa colorimetrica nella misura di 1-20 kg/GIORNO (pag.71 "I contributi delle diverse fonti di inquinamento atmosferico nel territorio del Comune di Piacenza")
Per il PTS (e conseguente PM10) emesso dal traffico veicolare, a differenza dell'emissione d'origine industriale, non è rilevante l'influenza dei venti dominanti e delle brezze, in quanto le emissioni avvengonoa livello del suolo e quindi la ricaduta si ha in vicinanza del punto di emissione : la media aritmetica delle concentrazioni medie giornaliere in PTS emesso a terra dal traffico veicolare è STIMATO su mappa cartografica colorimetrica in 5-10 microgrammi/m3 (pag.77 "I contributi delle diverse sorgenti all'inquinamento atmosferico dell'aria).
Tuttavia lo studio "I contributi delle diverse fonti di inquinamento nel territorio del Comune di Piacenza" conclude evidenziando che "per il PTS il modello di stima sottostima il dato misurato dalle centraline di rilevamento (circa 1/3 del reale alla centralina di PubblicoPasseggio, e circa la metà alla centralina di P.le Roma)".
Ricordo che il Particolato Totale Sospeso (PTS) è il totale delle polveri-particelle aerosospese : di questo il 70-80% sarebbe costituito da quelle con diametro inferiore a 10 micron (PM10).
Il PM10 tra tutti gli inquinanti atmosferici è particolarmente pericoloso per la salute poichè agisce con un meccanismo "dose risposta senza soglia" : cioè le particelle sono nocive in quanto presenti e non solo dopo il superamento di una dose soglia.
Inoltre è accertata la loro responsabilità nel determinare, nei giorni in cui la loro concentrazione si innalza : - comparsa di malattie acute respiratorie, - aumento dei ricoveri ospedalieri - aumento dei decessi per cause respiratorie e cardiovascolari (in Italia 2 studi recenti pubblicati nel 1998 e nel 2000 evidenziano aumento della mortalità variabile dall'1 al 4% non a distanza di tempo o in via prospettica, ma già a distanza di 1-2 giorni dal picco inquinante).
In data 14/03/2002 il Servizio Ambiente del Comune di Piacenza trasmettendo il "Rapporto sulla qualità dell'aria 2001" redatto da Arpa dichiara : " non si evidenziano particolari criticità, ma piuttosto il permanere di una situazione preoccupante per quanto riguarda il PM10".
Sebbene l'obiettivo di qualità su base annua sia stato leggermente superato (40 microgrammi/m3 obiettivo di qualità - 41 microgrammi/m3 media annuale rilevata) nei mesi di gennaio-febbraio-marzo e dicembre il livello è stato ampiamente superato (in febbraio la media è stata di 85, a dicembre di 60).
Nel 2001 è stata anche rilevato piu' volte il superamento del livello di attenzione per il biossido di azoto (NO2) nella centralina di P.le Roma in assenza di analoghi riscontri in stazioni di monitoraggio prevalentemente del traffico veicolare, sicchè "tali superamenti non possono essere imputati solo alla circolazione veicolare, e meritano un'analisi approfondita". Per inciso le maggiori fonti di produzione di NO2 sono : - il traffico veicolare - le centrali termiche - l'industria ed il riscaldamento domestico.
La "Trasmissione del Rapporto annuale sulla qualità dell'aria della Città di Piacenza" effettuato dal Servizio Ambiente del Comune di Piacenza in data 05/04/2002 dichiara : "le criticità maggiori nel 2001 solo legate a PM10 e NO2, il cui aumento si verifica in un'area influenzata sia dal traffico veicolare che dalle emissioni di impianti produttivi". E prosegue : "La quantità maggiore in termini assoluti di polveri totali emesse (tonnellate/anno) risulta provenire dall'industria. "Se si analizzano le ricadute al suolo.... nei punti relativi al centro cittadino e all'autostrada, il contributo predominante è dato dal traffico, mentre il contributo del settore produttivo nel determinare le concentrazioni di PTS aumenta già in modo sostanziale dalla centralina di v.le PubblicoPasseggio e quella di P.le Roma fino a diventare predominante all'interno della zona industriale" .
Filiberto Putzu, Consigliere Comunale
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