Riconfermate le indennità riconosciute dall'Agenzia d'Ambito al Comune di Piacenza come compensazione ambientale dell'impianto di Borgoforte.
Le cifre sono state ufficializzate ieri, durante l'assemblea dell'Ato, ente che governa il servizio idrico e di gestione dei rifiuti, a palazzo Mercanti: il risarcimento resta nell'ordine di 10 euro a tonnellata di rifiuto trattato dal termovalorizzatore, che ha visto quest'anno il potenziamento della struttura, passata da 105mila a 120mila tonnellate, come era già previsto.
Questo significa che al Comune di Piacenza verranno corrisposti da Tecnoborgo (società che gestisce l'impianto) un milione e 200 mila euro di risarcimento, circa 150mila euro in più rispetto allo scorso anno. Un incremento, ha precisato il direttore dell'Ato, Vittorio Silva, che non andrà minimamente a modificare le tariffe di smaltimento dei rifiuti.
«L'aumento viene assorbito - ha spiegato Silva - dai maggiori ricavi dovuti al potenziamento dell'impianto".
La decisione è stata approvata all'unanimità dall'assemblea, composta dalle 48 amministrazioni piacentine e dalla Provincia, a differenza dello scorso anno, che vide le astensioni degli amministratori dei Comuni di Caorso e di Cadeo.
La decisione finale passa adesso al consiglio di amministrazione di Tecnoborgo, che dovrà deliberare lo stanziamento delle indennità.
Durante i lavori, il presidente dell'Ato nonché sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, non ha dato ragguagli sulla destinazione delle indennità. Lo scorso anno Reggi aveva anticipato all'assemblea (che si era riunita il 6 luglio 2005) l'utilizzo dei fondi allora riconosciuti per la realizzazione di opere di pianificazione ambientale. "«Sono stati impiegati ad esempio per il potenziamento della raccolta differenziata - ha ricordato Reggi, raggiunto telefonicamente in serata -. Non abbiamo ancora deciso, invece, come utilizzare le indennità riconosciute quest'anno, perchè non sono ancora state stanziate ed occorre attendere la delibera del cda di Tecnoborgo, e non dovrebbero rientrare nell'assestamento di bilancio».
Per quanto riguarda la definizione del piano d'ambito provinciale dei rifiuti, tutto è ancora fermo alla precedente assemblea dell'Agenzia d'Ambito. L'Ato resta ancora in attesa di un provvedimento del Governo che modifichi il testo unico ambientale, approvato dalla legislatura Berlusconi poco prima delle elezioni dell'aprile scorso. La normativa prevede infatti radicali cambiamenti nella gestione dei rifiuti e nella raccolta differenziata, e potrebbe comportare incrementi nelle tariffe.
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