Il capogruppodi Piacentini con Reggi Sandro Miglioli, pur premettendo che il movimento deve ancora valutarla, boccia la proposta di rimpasto senza mezzi termini: «Per noi è inaccettabile la riduzione di un assessorato (Elefanti, ndr) né varrebbe come compensazione un posto nella Newco (il nuovo polo multiutility dell'Emilia occidentale al cui vertice Reggi ha intenzione di designare Elefanti, ndr) perché le cariche importanti negli enti devono essere concordate sulla base di indicazioni delle forze interessate. Quanto al resto c'è un gran rimescolamento di deleghe del quale però non riusciamo a capire il senso, perché se era quello di alleggerire alcuni assessorati, in realtà alcuni ne escono appesantiti oltremodo; se era di premiare persone che avevano dato buoni risultati non si capisce perché non siamo state mantenute a loro le deleghe originarie, se invece le si voleva togliere a chi non si era dimostrato all'altezza non si capisce perché si siano ritrovati con deleghe aggiuntive o con altre particolarmente significative». Secondo Miglioli, si tratta di «un'operazione che apparentemente cambia tutto ma invece non cambia niente»: «Così non ci interessa, per noi vanno fissati i punti programmatici non eludibili da portare a compimento entro fine consigliatura, e dopo conseguentemente valutare quali siano le persone più indicate a garantirne il raggiungimento. Su questa impostazione siamo disponibilissimi a collaborare col sindaco, mentre sull'impostazione attuale esprimiamo fortissime perplessità».
Secondo Massimo Trespidi, capogruppo consiliare di Forza Italia, «il sindaco boccia se stesso». «Questo non è un rimpasto», spiega, «ma una rivoluzione a 360 gradi dopo due anni di amministrazione, il che vuol dire che Reggi a suo tempo aveva sbagliato nell'attribuire le deleghe a persone che ora vanno a occuparsi di altro; ma ha anche sbagliato nella scelta di alcuni assessori». Ora, aggiunge, «non potendo cambiare gli uomini perché non ha la forza politica per potersi imporre, il sindaco compie questa totale redistribuzione di deleghe dopo che a luglio parlava solo di una sostituzione di Pietro Tansini». Ma secondo Trespidi, «gli assessori bocciati dopo due anni di lavoro bisogna avere il coraggio di dimetterli, ci sono assessori che restano in giunta senza avere un peso o una rappresentanza politica in consiglio comunale, e questo non fa che peggiorare la situazione dei partiti più grossi, specie Ds e Margherita». E ancora: «Serve una svolta che però non si vede e mi pare che il fatto che nessun partito che sostiene Reggi sia contento della sua proposta dimostri anche la bocciatura politica da parte dei suoi sostenitori».
Il capogruppo di Piacenza Nostra, Filiberto Putzu, parla di un rimpasto che «si fa quando la pasta viene male» e che non gli sembra particolarmente incisivo («Se non è zuppa è pan bagnato») e dice di dispiacersi dell'(ipotizzato) abbandono dell'assessore Marco Elefanti («Lo stimo e allo sviluppo economico andava bene»).
Marco Tassi, capogruppo di An, parla di «uno stravolgimento di proporzioni» che non si aspettava. «Davvero incomprensibile», incalza, «un ricambio di tutte le deleghe perché dimostrerebbe che gli assessori finora investiti di certi compiti non sono stati all'altezza». Nel merito degli spostamenti, Tassi parla di Manuela Bruschini, e, pur criticandone l'operato alle politiche giovanili («Non ha soddisfatto e il caso Tzunami è stato lampante»), giudica «sbagliato toglierle le politiche giovanili» per affidarle a Giovanna Calciati.
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