La sede piacentina del Politecnico di Milano si candida a diventare un punto di riferimento internazionale in tema di energia, meccanica e architettura legata al territorio.
Per farlo, l'ateneo avrà a disposizione ben 2,8 milioni di euro, che serviranno non solo per mantenere alta la qualità degli insegnamenti attuali, ma anche per lanciarne di nuovi che possano attirare studenti da tutto il mondo.
Un piano ambizioso, che sarà reso possibile grazie all'arrivo a Piacenza docenti italiani e stranieri di chiara fama, che faranno del nostro Politecnico una realtà di assoluta eccellenza.
Il progetto è stato presentato ieri mattina durante il momento formale di sottoscrizione della convenzione tra il sindaco Roberto Reggi in qualità di presidente di PoliPiacenza (il soggetto pubblico-privato che sostiene la sede locale dell'università) e il rettore del Politecnico di Milano Giovanni Azzone.
Presenti alla firma anche i rappresentanti degli altri soci di PoliPiacenza: l'assessore provinciale Massimiliano Dosi, il presidente della Camera di commercio Giuseppe Parenti, il presidente della Fondazione Giacomo Marazzi, Cristina Bertelli per la Regione Emilia Romagna e Felice Omati della Banca di Piacenza (assente solo Confindustria).
L'accordo, che si aggiunge a quelli già sottoscritti in precedenza, prevede che PoliPiacenza metta a disposizione per i prossimi 10 anni 1,4 milioni di euro e che il Politecnico faccia altrettanto.
«Si tratta di un impegno notevole - ha sottolineato Reggi - che dimostra come sia molto concreta la volontà di entrambe le parti di rendere ancora più qualificato il progetto formativo della sede piacentina: mai come in questo caso si può dire che il gioco di squadra sta funzionando al meglio, per il bene e la crescita dell'intera comunità. Mentre quasi ovunque l'università è alle prese con tagli e razionalizzazioni - ha aggiunto - noi qui investiamo sull'eccellenza. In tal senso, si rivela sempre più felice la scelta di rendere questo ateneo non la copia minore di quello milanese, ma un vero e proprio centro iper-specializzato, in cui si possano trovare insegnamenti e indirizzi unici e di altissima qualità».
Per alzare il livello, saranno chiamati in via Scalabrini docenti di fama internazionale: «Il nostro obiettivo - ha commentato Azzone - è duplice: innanzitutto irrobustire i progetti già in atto, che si stanno rilevando di ottima fattura. Ma presto scatterà anche una fase-2, con nuovi corsi, scuole estive, stage e master che saranno affidati a insegnanti molto importanti, che si legheranno a doppio filo a Piacenza. Ciò porterà grandi vantaggi, rendendo innanzitutto questa sede molto appetibile per studenti di tutto il mondo che vorranno specializzarsi in temi di grande rilevanza come l'architettura dei territorio, l'energia collegata all'ambiente e la meccanica. Non solo: costruire una realtà universitaria di così alta eccellenza - ha proseguito il rettore - renderà ancora più stretto ed efficace il legame del Politecnico con il mondo produttivo locale, in particolare quello delle macchine utensili. Crediamo che la sinergia tra i nostri ricercatori e le imprese piacentine potrà dare ottimi frutti, facendo di questa provincia un laboratorio di idee e soluzioni di straordinaria importanza». Michele Rancati LIBERTA' 24/03/2011
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