Ci sono state stagioni non facili per il Politecnico di Piacenza, istituto d'eccellenza che forse appariva una meta troppo difficile da conquistare a molti potenziali studenti.
Oggi la situazione è cambiata. Le «cassandre» che profetizzavano un declino sono smentite, è il primo a dire Roberto Reggi, sindaco di Piacenza. L'ateneo di via Neve, insieme alla Camera di Commercio, non solo sta investendo sulle scuole superiori per favorire la preparazione all'accesso ai test d'ingresso, ma soprattutto annuncia con orgoglio un piano di crescita: potenzia la sua risposta formativa su Piacenza facendo partire dal 2007 anche la laurea magistrale in architettura (fino ad oggi triennale) e la laurea magistrale unica in Italia di ingegneria dei trasporti e logistica, ecco la novità più saliente, per rispondere non solo al fabbisogno stimato in 250 ingegneri l'anno nel campo specifico, ma anche per ottimizzare le risorse che derivano dall'avere a Piacenza il più importante polo logistico del nord Italia. Un'iniziativa guardata con favore da Assolombarda.
Non è tutto: Piacenza ha saputo trattenere la laurea triennale di ingegneria meccanica (insieme alla Bovisa a Milano, mentre a Lecco è stata tolta) e quella magistrale è in netta crescita.
E dal prossimo anno accademico parte un progetto di internazionalizzazione per avere almeno una cinquantina di studenti stranieri sui corsi di laurea. Importante, poi, l'immissione di 15 ricercatori. Forte di una rete di sostegni pubblici che non ha smagliature: dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano (decisamente leader nella quantità di risorse stanziate) alle banche locali, da Confindustria a Tnt Logistic, dal Comune alla Regione alla Provincia, il Politecnico si appresta a vivere una nuova stagione didattica.
E' il quadro uscito ieri nel corso della presentazione dei progetti, illustrati da Renzo Marchesi, presidente del centro si sviluppo del Polo di Piacenza, a numerose autorità.
Le mete al 2010? Almeno 280 immatricolati al primo livello e 160 al secondo livello, il 15 per cento di studenti stranieri e 2milioni e mezzo di fondi a sostegno della ricerca (laboratori Leap sulle energie rinnovabili, Musp sulle macchine utensili e lab di architettura).
Di suo, l'ateneo investe nel personale (150 docenti all'anno) e valuta un indotto per la presenza di suoi studenti in città di 24 milioni di euro sui sei anni di attività svolti.
«Dobbiamo far squadra sui traguardi - sostiene Marchesi rivolgendosi ai rappresentanti della città - e rendere Piacenza più attrattiva e accogliente. Bene la disponibilità di 370 posti letto che il Comune garantisce». Nel 2008 sarà effettuata una prima verifica su questi obiettivi».
Reggi, mentre assicura che la città vuol investire su capitale umano e conoscenza, preannuncia l'apertura dell'ex Macello (il cantiere riparte) entro un anno, per ospitare parte dei corsi e ritiene che architettura e laurea in trasporti apriranno porte allo sviluppo del territorio.
Giacomo Marazzi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, condivide l'obiettivo di eccellenza dell'ateneo: «Tra cinque anni dobbiamo diventare polo, con una base forte di studenti». Il presidente camerale Giuseppe Parenti rinnova ai giovani l'invito ad intraprendere una carriera che, per esempio nel caso di ingegneria meccanica, garantisce un posto sicuro ai laureati, in un territorio che della meccanica ha fatto un punto di forza.
E anche la logistica lo è, interviene Sergio Giglio, presidente di Confindustria, insieme ai nostri super laboratori Leap e Musp già attivi.
La valorizzazione della piacentinità e del sapere locale (Politecnico e Cattolica), è da tempo perseguita dalla Banca di Piacenza, sottolinea Roberto Bailo, mentre c'è chi, come la Provincia, già socia nei laboratori ricorda Alberto Borghi (assessore allo sviluppo), intende intervenire con nuovi contributi.
Da segnalare infine l'intervento di Sandra Bonfiglioli, responsabile della sede locale della facoltà di architettura del Politecnico, che descrive un'università non più sede decentrata ma vero e proprio campus con un progetto formativo su architettura e ingegneria integrato da laboratori specifici e in futuro, nell'ex Macello, anche laboratori per studenti. L'internazionalizzazione che si persegue passa attraverso docenti stranieri, per confrontare metodi didattici, scambi di studenti con l'estero, un primo master internazionale. Ma la Bonfiglioli lancia anche un ponte con chi oggi progetta la crescita urbana di Piacenza, per garantirne criteri di armonia e bellezza. Patrizia Soffientini, Libertà del 16 maggio 2006
Un investimento da 25 milioni di euro.
E' uno sforzo da 25 milioni di euro circa quello sopportato dalle istituzioni e banche locali a sostegno del Politecnico che oggi si rafforza ulteriormente. Per chiarezza verso i futuri utenti, va detto che il piano di sviluppo del polo piacentino del Politecnico prevede una didattica articolata in tre corsi di laurea triennale e nei corrispondenti corsi di laurea magistrale, più un master internazionale. Forte anche l'attività di ricerca attraverso i due grandi laboratori Leap e Musp, il Laboratorio delle politiche territoriali e gruppi di ricerca nel settore dei Trasporti e logistica, senza dimenticare i laboratori Lab-Sat, Città di Piacenza e Architettura dei Luoghi e della mobilità e il laboratorio Prove Materiali al servizio delle imprese di costruzione edile. Il trasferimento tecnologico avviene anche attraverso l'Innovation Center. Le novità di quest'anno riguardano l'introduzione della laurea magistrale (di cinque anni) in architettura e il master internazionale e la laurea magistrale di ingegneria dei trasporti e logistica, a pieno regime dal prossimo anno accademico. Se per le lauree in architettura e in ingegneria meccanica sono sufficienti i numeri di sede per confermare la validità delle scelte, è stato detto, per ingegneria dei trasporti e della logistica fa testo l'ottima accoglienza espressa al convegno nazionale Transpotech alla fiera di Milano e il fabbisogno stimato di 250 ingegneri all'anno per il settore e 20mila dirigenti e quadri da inserire in futuro.
Gli investimenti Per dar vita al Politecnico e al recupero delle infrastrutture necessarie, dalla Caserma Neve all'ex Macello, c'è stato un concorso di 15milioni e mezzo di euro: dal Comune di Piacenza (8milioni e mezzo), Regione Emilia Romagna (1milione e 800), ministero dei Beni culturali (4milioni e 400), Edipower (795mila). Erogazioni al 2005 I finanziamenti erogati a tutto il 2005 per sostenere attività didattica e attrezzature sono pari a 3 milioni e 138mila euro. Di questi 77mila euro da Confindustria, 382mila da Banca di Piacenza, 103mila da Cassa di Risparmio, 74mila da Camera di Commercio, 77mila dall'Epis, 2 milioni e 423mila dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Finanziamenti accordati per progetti in corso Ammontano a 6 milioni e 900mila euro, erogati su una o più annualità. Ecco le fonti: Confindustria (100mila euro), Camera di Commercio (30 mila euro), Fondazione di Piacenza e Vigevano (1 milione e 500 mila euro), Fondazione di Piacenza e Vigevano Leap (1.250 mila euro) Fondazione Piacenza e Vigevano Musp (1milione e 250 mila euro), Regione Emilia Romagna Leap (848 mila euro), Regione Emilia Romagna Musp (700mila euro), Tnt Logistic (200mila euro) e qui va fatta notare la rilevanza che una società internazionale investa sulla laurea piacentina in logistica, Banca di Piacenza (130mila euro).
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