di ARMANDO CORSI
Il nuovo anno che inizia ci pone rinnovate speranze ed aspettative legate alla possibilità di vivere una Piacenza di cui essere sempre più orgogliosi. Prima fra tutte, che il nostro denaro sia investito per le tante opere pubbliche ancora mancanti di cui la città ha vero bisogno per diventare ancora più vivibile, e bella. Ad esempio si dovrebbe chiudere l'anello delle tangenziali, per ridurre il traffico che si snoda tra la Stazione Ferroviaria, via Colombo e via Caorsana assediate da code infinite di veicoli e migliorare, attraverso la circolazione più scorrevole, la qualità dell'aria che respiriamo. Credo poi che costruire il parcheggio di piazza Cittadella, possa essere utile a far rivivere il nostro centro storico ancora oggi agonizzante per mancanza di iniziative, negozi, locali e ristoranti aperti anche alla sera e che si trova ad essere penalizzato da un traffico economico orientato verso i grandi ed oggi più comodi Ipermercati esterni alla città. Spero che le Amministrazioni comunale e provinciale possano favorire gli insediamenti industriali, unici creatori di posti di lavoro e di "valore aggiunto", per non diventare sempre più e solo rivenditori di prodotti costruiti in altre aree economiche. Riconoscere oggi che la crisi economica è stata in effetti una crisi di sistema e sperare che finisca e tutto torni come prima è illusorio. Dobbiamo accettare un nuovo stile di vita, ridotto rispetto al precedente che, con un consumismo esasperato, privilegiava "l'apparire all'essere". La mia grande speranza è la lungimiranza di chi è stato chiamato a scegliere e decidere per tutti noi e che sia portato a decisioni che ricreino comunque, nel rispetto dell'ambiente e del lavoro, le condizioni che possano far coesistere una "vita di qualità" con una "qualità di vita".
da Libertà del 31/12/2010
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