Mazzocchi: «Qui fare squadra è un miracolo, pensate al flop del consorzio tra università»
Soddisfazione per il bilancio 2003, ma se un rimpianto deve trovarlo Gian Carlo Mazzocchi lo riserva alla mancata costituzione di un consorzio universitario tra Politecnico e Cattolica. «Portare a Piacenza il Politecnico non è stato semplice. Ora sarebbe importante un consorzio tra atenei perché consentirebbe al nostro polo universitario di essere riconosciuto dalla Regione e di godere dei fondi per la ricerca scientifica ». Così Mazzocchi, che, tralasciando di soffermarsi sulle responsabilità, ha però preso la cosa ad esempio di una difficoltà storica che resta radicata: a Piacenza si fa fatica a mettersi insieme su progetti condivisi, una vischiosità che dalle istituzioni si trasmette ai privati. E così capita spesso che la Fondazione resti isolata come catalizzatore di richieste («Io sempre invoco gli sponsor, soggetti che ci affianchino e ci aiutino senza che tutto resti sulle nostre spalle»). E pensare che tante volte da un embrione di aggregazione può prendere forma un gioco di squadra vincente. Come nel caso delle attività teatrali che l'anno scorso hanno visto l'ente di via Sant'Eufemia impegnato con un'importante erogazione a favore della Fondazione Toscanini, cui il Comune ha affidato (per tre anni) la gestione del teatro Municipale. Un intervento che ha anche fatto piovere critiche su Mazzocchi, accusato di avere accolto una richiesta troppo targata politicamente (il centrosinistra al governo in Comune e Provincia), ma che oggi il presidente difende: «Quando c'è un progetto serio, da qualunque parte venga, lo prendiamo in considerazione. Mi pare che in teatro quest'anno si siano viste belle cose, molto meglio di quanto si faceva prima e con costi alti. Ora costa sempre parecchio, ma almeno c'è una precisa linea culturale».
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