Interrogazione di Foti
Una Fondazione istituita dalla Cassa di risparmio di Piacenza nel 1975 e che ha continuato a esistere sin qui come un oggetto misterioso impermeabile ai radicali mutamenti istituzionali intervenuti sopra la sua testa.
È l'onorevole Tommaso Foti (An) che con un'interrogazione a ministri di Economia, Interno e Giustizia, accende per la prima volta i riflettori sulla Fondazione per interventi sociali della Cassa di Rispamio di Piacenza, ente istituito dall'omonima Cassa con patrimonio di 500 milioni di vecchie lire e con il compito di favorire l'assistenza in campo sociale, l'elevazione civica e morale della popolazione, dei giovani e dei lavoratori piacentini.
Foti fa presente che ha continuato a operare «come se nel '92 non fosse avvenuta la fusione» tra Caripiacenza e Cariparma, «senza quindi la sostituzione del suo presidente pro tempore», e cioè Gian Carlo Mazzocchi, già presidente della Cassa di Piacenza e poi (fino a quattro mesi fa) della Fondazione di Piacenza e Vigevano, «con il presidente della Cassa di Risparmio di Parma e senza che il rinnovo del consiglio di amministrazione fosse delegato» al cda della stessa Cariparma.
Cose «inspiegabili», secondo Foti, che definisce «ancora più singolare» il fatto che «alla Fondazione in questione siano stati erogati», dal '93 al '98, «contributi nell'ordine di oltre 200 milioni di vecchie lire da parte della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Foti annota come a presiedere entrambe le fondazioni fosse lo stesso Mazzocchi, e anche che nel cda di quella per gli interventi sociali c'era l'ex sindaco Giacomo Vaciago. «Non è dato sapere a quale tipo di vigilanza sia stata sottoposta» quella che sembra apparire come un'istituzione “fantasma”, «nè è noto» se i suoi bilanci «siano stati regolarmente approvati» dal cda. Foti chiede ai tre ministeri di intervenire. (da Libertà del 24/6/2005)
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