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Il fronte Italo-Austriaco, la guerra in montagna: soldati austro-ungarici
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In seguito al provvedimento di mobilitazione generale impartito il 31 luglio 1914 dall'imperatore Francesco Giuseppe tutti gli uomini del multietnico Impero Asburgico idonei al servizio militare compresi tra i 21 e i 42 anni si presentarono ai distretti di reclutamento.
Così fecero anche i trentini, fedeli sudditi di Casa d'Austria.
GLI STANDSCHUTZEN.
Nelle prime settimane di guerra il fronte tirolese fu tenuto principalmente per merito degli standschutzen, cioè dai tiratori volontari militarizzati delle compagnie Tiroler Schutzen (Difesa territoriale) creati già nel 1511 dall'imperatore Massimiliano.
Il 23 maggio 1915 sui confini del Tirolo si schierarono 38.000 standschutzen (suddivisi in 45 battaglioni), tutti giovanissimi o anziani.
I LANDESSCHUTZEN, o KAISERSCHUTZEN.
Il Comando supremo imperiale dispose inoltre la mobilitazione delle truppe presidiarie stanziate in Trentino-Sud Tirolo costituite dai reggimenti Landesschutzen (Lsch), corrispettivo austriaco degli alpini italiani.
I Landessschutzen arrivarono dalla Galizia, ma solo nell'autunno 1915.
I Lsch. erano suddivisi in 3 reggimenti distribuiti nelle seguenti località :
il 1° a Trento,
il 2° a Bolzano
ed il 3° a Innichen.
I TIROLER KAISERJAGER SUL FRONTE TRENTINO-DOLOMITICO.
I Tiroler Kaiserjager (TJR)(Cacciatori Imperiali Tirolesi) erano imperial-regie truppe di fanteria, cioè si componevano di elementi reclutati in tutto l'impero asburgico, a differenza dei Kaiserschutzen che erano invece truppe di montagna tirolesi.
Dal 1895 i TJR erano suddivisi in 4 reggimenti distribuiti nelle seguenti località :
il 1° a Trento-Innsbruck,
il 2° a Bolzano ( e con un battaglione a Merano),
il 3° a Rovereto, Ala e Trento
ed il 4° a Riva-Bregenz.
La quota di kaiserjager di lingua tedesca era di circa il 55-59 %, quella di lingua italiana di circa il 38-41%.
Soldati di altre lingue, in maggioranza slavi, costituivano il 3-6%.
Come i Landesschutzen così pure i Kaiserjager combatterono dapprima in Galizia e Russia dove versarono un tributo di sangue impressionante.
Dall'autunno 1915 troviamo kaiserjager in tutti i punti cruciali del fronte tirolese.
Sulle Dolomiti erano dislocati sulla Marmolada, Col di Lana, Valparola, Lagazuoi, Tofane, Cristallo e Monte Piana.
Ma l'altare su cui si compì il sacrificio piu' cruento dei kaiserjager fu il Pasubio.
IL FRONTE SUD-OVEST
Nel gennaio 1915 il fronte sud-ovest venne diviso dal Comando supremo imperiale in 3 zone :
Tirolo, Carinzia e Carniola-Litorale.
Il Tirolo a sua volta venne ripartitro in 5 settori o "rayon" :
I Rayon : Ortles (dal giogo dello Stelvio al Cevedale)
II Rayon : Tonale (da Cevedale a Cima Presena9
III Rayon : Tirolo meridionale (da Cima Presena al monte Croce)
IV Rayon : Fiemme-Fassa (dal monte Croce al monte Padon)
V Rayon : Cadore (dal monte Padon alla Croda Nera).
Il IV Rayon (Fiemme-Fassa) era sorvegliato dalla eterogenea modesta forza rappresentata dalla 55a Brigata da Montagna (Gebirgsbrigade), comprendente tra gli altri :
battaglioni standschutzen Auer, Rankweil e Feldkirch (circa 1300 uomini),
compagnie fucilieri di Cavalese, Predazzo, Primiero e Moena (530 uomini),
166° Btg.Landsturm e 1/2 Btg 39° Landsturm .
I LANDSTURM(leva di massa) erano battaglioni della riserva in cui confluivano uomini non piu' formalmente idonei alla leva.
Si distinse in modo particolare il Battaglione Fucilieri n.165 Landsturm, mobilitato in Val Pusteria nell'autunno 1915.
Il Btg.165 combattè con valore a Valparola, Travenanzes, Col di Lana.
L'organizzazione dei Landsturm avveniva soltanto in caso di guerra ; in tempo di pace esistevano solo i comandio di zona.
Nel Tirolo il comando n.1 era ad Innsbruck, il comando n,.2 a Bolzano-Bozen
Alcuni giorni dopo lo scoppio della guerra il IV Rayon venne rinforzato dalla 179a Brigata di Fanteria (infanteriebrigade) rimasta in riserva a Bolzano.
Il 27 maggio 1915 l'unità si schierò fra Lusia e il monte Padon.
Era costituita tra gli altri da :
dai battaglioni Standschutzen Kastelruth, Groden e Dornbirn (1350 uomini).
dal X Btg. del 2° Reggimento Tiroler Kaiserjager (TJR),
dal 38° Btg.Landsturm e dal restante 1/2 Btg 39° Landsturm.
In conseguenza dell'ampia estensione territoriale del IV Rayon e della scarsa efficienza bellica delle riserve, dei Landsturm e degli Standschutzen, in soccorso alla monarchia danubiana giunsero in Tirolo il 28 maggio 1915 truppe germaniche inquadrate nel cosiddetto Alpen Korps.
L'ALPENKORPS GERMANICO NEL TIROLO.
Il Corpo Alpino Tedesco (Deutsches Alpenkorps, D.A.K.) al comando del ten.gen.Konrad risultava ben addestrato e agguerrito ed era costituito da 2 Brigate Jager (cacciatori).
Il corpo di spedizione partì per il Tirolo il 25 maggio 1915.
Per oltre 4 mesi l'Alpenkorps rappresentò un rinforzo determinante distinguendosi nella zona del Passo San Pellegrino, Marmolada, Col di Lana, Lagazuoì, Tofane, tre Cime.
L'Alpenkorps a fianco delle unità asburgiche condizionò in modo rilevante il comportamento dell'Italia soprattutto dal punto di vista politico.
Infatti alla data del 24 maggio 1915 l'Italia non aveva ancora dichiarato guerra alla Germania.
Nonostante la cattura nell'agosto 1915 di circa 40 soldati bavaresi ( il che dimostrò inequivocabilmente la presenza tedesca sul fronte italiano) il governo italiano temporeggiò e solamente nell'agosto 1916 dichiarò guerra alla Germania.
L'elegante berretto austriaco con la penna di fagiano di monte era molto ambito dai soldati germanici dell'Alpenkorps.
I soldati tirolesi cominciarono a regalare il loro berreto e specialmente le loro mostrine ai camerati germanici.
Quando l'Alpenkorps fu richiamato, avvenne un fatto storico : ricevette come distintivo d'onore per le imprese compiute la stella alpina dei Tiroler Landesschutzen.
L'edelweiss ancora oggi orna la divisa delle truppe alpine germaniche.
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pubblicazione: 22/08/2007
aggiornamento: 24/08/2007
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