da Repubblica - 28 giugno 2004 PIACENZA - Gianluigi Boiardi mantiene il centrosinistra alla Provincia di Piacenza sconfiggendo in un atipico «ballottaggio a tre» due avversari in un colpo solo. Il primo, quello battuto nelle urne, è Tommaso Foti, deputato di An e candidato della Casa delle Libertà. I numeri dicono 52,04% contro 47,96. Il secondo, sconfitto politicamente con la netta vittoria di ieri sera, è un fantasma: quello del suo predecessore Dario Squeri, a capo per nove anni dell´amministrazione provinciale. Nell´ultimo mandato Squeri aveva governato con una giunta atipica, che vedeva alleati centrosinistra e Lega. In modo altrettanto atipico, il presidente uscente (uno dei primi amministratori della Margherita) aveva aspettato solo 48 ore dopo il primo turno del 13 giugno (Boiardi in testa con il 45,6%, Foti a inseguire con il 42,3) per saltare la barricata e comunicare che al ballottaggio avrebbe votato per il candidato del centrodestra. Motivazione ufficiale: la coalizione che aveva candidato Boiardi era troppo sbilanciata a sinistra verso Rifondazione, finendo per penalizzare le ragioni del centro. «Sono un moderato - è stata la risposta del candidato, neo deputato diessino - ho sempre creduto nel centrosinistra, non so come mi si possa tacciare di estremismo». Stando al risultato del ballottaggio, i piacentini gli hanno creduto: il «fattore Squeri» non ha portato alla Casa delle Libertà neppure un pugno di voti in libera uscita dai moderati dell´Ulivo, rimasti tutti nel territorio del centrosinistra. Alle urne c´è andato il 60,9 per cento degli elettori, quando cinque anni fa Squeri fu promosso con un´affluenza del 53,3: la conferma che il presidente-pentito è stato battuto e che sul Palazzo della Provincia non aleggerà nessuno spettro politico. Ora all´orizzonte per Boiardi si profila un´interessante continuità politica con il Comune, dove da due anni governa il sindaco ulivista Roberto Reggi: una sorpresa nella sorpresa, per una città come Piacenza in cui il «monocolore» rosseggiante è sempre stato una rarità.
|