Un disegno strategico perseguito e perfezionato negli anni, centrato sulla trasformazione della viabilità urbana finalizzata alla riduzione dell'inquinamento atmosferico e acustico, in via di compimento. Il 2011 sarà l'anno della svolta. La città è stretta nella morsa di cantieri stradali (e del traffico autoveicolare) dai quali si attendono cambiamenti significativi. Ma le aspettative sono un tantino frenate dall'inverno piovoso e nevoso che ha rallentato i lavori del cavalcaferrovia tra via XXI Aprile e via del Pontiere. E il cronoprogramma dell'opera sembra saltato. «Anche la bonifica da ordigni bellici ha allungato i tempi dei lavori propedeutici al cantiere vero e proprio - riferisce Stefano Stanziani dirigente di Rete ferroviaria italiana - ci sono stati chiesti controlli a profondità maggiori». Il dirigente non quantifica i tempi perché in attesa della relazione della ditta appaltatrice, Taurasia, e aggiunge: «Valuteremo le condizioni per una accelerazione dei lavori e poter arrivare nei tempi previsti al varo dell'impalcato». Anche l'assessore comunale alla Mobilità, Pierangelo Carbone ha fretta di concludere e preme sui tempi. Il cavalcaferrovia elimina l'ultimo passaggio a livello esistente sul territorio di Piacenza, come previsto dall'accordo del 1996 tra Ferrovie dello Stato e Comune. Al viadotto, lungo 280 metri, è collegato l'ampliamento della via Diete di Roncaglia (la continuazione di via Caorsana), «che dovranno camminare in sinergia - precisa Carbone - con la risistemazione di via XXI Aprile lungo la linea per Alessandria, sino alla rotonda dell'ex casello. Lo spazio sarà recuperato attraverso l'acquisizione da parte comunale, di terreno ferroviario non utilizzato». Sarà la tangenzialina o «passante» nord della città (velocità massima 50 chilometri orari), «il collegamento dell'asse est-ovest e sud-nord, e viceversa, che distrarrà traffico soprattutto pesante, o cosidetto "parassita", da via Colombo, piazzale Roma, stazione ferroviaria, viale Risorgimento e piazzale Milano». Un complesso di lavori quest'ultimo «parte dell'accordo di programma - ricorda l'assessore - siglato dalla precedente amministrazione comunale per un esborso di circa 4 milioni di euro, con la Regione che ha messo a disposizione 10 milioni di euro». L'ammodernamento dell'intero sistema urbano è la condizione «per rimanere dentro il quadro strategico nazionale delle 12 città snodo definite dal ministero delle Infrastrutture», precisa Carbone spiegando altri progetti interessati alla riqualificazione della fascia nord. «Ad esempio tutta l'area retrostante la ferrovia dal binario nove a via Diete di Roncaglia, compresa l'acquisizione del triangolo di area di Edipower, intorno alla centrale del teleriscaldamento, spazio da collegare alla città attraverso il prolungamento del sottopasso della stazione fermo al binario otto». Un corposo programma riguardante anche l'area degli ex sfasciacarrozze dove l'assessore comunale ipotizza «uno spazio attrezzato per camper e roulottes che frequentano il territorio provinciale». I suggerimenti spaziano su proposte che da tempo fanno discutere la città come la "baia di San Sisto". attivato dagli studenti dell'Istituto Tramello, autori di un plastico della zona nord della città e di uno studio che saranno presentati pubblicamente dopo Pasqua. «Sulla trasformazione della città abbiamo coinvolto anche la facoltà di architettura del Politecnico di Milano, è il nostro programma di territorializzazione scolastica», conclude l'assessore-architetto. Nell'ampio scenario di misure contro l'inquinamento che grava pesantemente sulla città, e sulla popolazione, è coinvolta anche la Società Autostrade A21 che nel tratto urbano della sopraelevata la prossima estate realizzerà la "conchiglia acustica", una struttura al titanio per la cattura delle famigerate polveri fini. Maria Vittoria Gazzola mariavittoria. gazzola@liberta. it
01/04/2010
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