Deficit triennnali delle Ausl. Piacenza quarta in regione.
Rosso antico e profondo per Bologna e Ravenna. Reggio Emilia, Modena e Rimini regine coi conti in equilibrio. È questo il responso dell'analisi dei disavanzi relativi agli esercizi 2000/2003 delle Aziende Usl e ospedaliere delle nove province dell'Emilia-Romagna, come riportato dall'agenzia di stampa Dire
L'Ausl di Piacenza si colloca al quarto posto.
Il buco della sanità (286 milioni di euro complessivamente) verrà ripianato dalla Regione con un piano illustrato l'altra sera in commissione Sanità a Bologna.
In cima alla classifica delle sofferenze il capoluogo di Bologna, che sfonda quota 84 milioni di euro accorpando i deficit accumulati dalle tre ex Aziende recentemente fuse nella “auslona”. Di 12,9 milioni di euro il buco dell'Azienda Bologna Sud; la Bologna Nord 14,5 milioni di euro; la Bologna città 57,8 milioni di euro. Il totale è di 84,5 milioni di euro.
Quasi tutte le aziende in rosso hanno contribuito con risorse proprie al risanamento delle casse operato dalla Regione, che peraltro aspetta il relativo trasferimento statale.
Ravenna, seconda nella classifica del deficit con 62,26 milioni di euro, ha tirato fuori di tasca propria 4,3 milioni di euro.
Piacenza, quarta con 41,3 milioni di euro, ha sborsato 4 milioni; Forlì ha integrato il rosso di 17,3 milioni di euro con 3,3 milioni propri; Cesena ha fatto di più, con 4 milioni suoi su 5,8 milioni di euro di ammanco.
Ferrara, terza maglia nera, ha messo a disposizione 1,650 milioni su 50.
Parma 1,2 milioni su 3,148 di buco.
Ripianato completamente dalla Regione il deficit di Imola (bologna) pari a 2,556 milioni.
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