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Sant'Ambrogio



"Il 2005 potrà essere l'anno della svolta"

Silvio Berlusconi ottimista.

Quella che si sta affrontando in Asia è una "vera e propria catastrofe.
La maggiore dell'era moderna e che sta assumendo proporzioni drammatiche che comporta una sfida totale alla solidarietà internazionale".
Lo ha detto Silvio Berlusconi aprendo la conferenza stampa di fine d'anno.
Ma il presidente del Consiglio ha parlato anche d'altro.
Con una dichiarazione impegnativa: ''Il 2004 per l'economia italiana è stato un anno di transizione e il 2005 potrà essere migliore, può essere l'anno della svolta''.

LO STATO DELL'ECONOMIA ITALIANA.
Berlusconi ha sostenuto che nel 2004 non è stato affatto perso il potere d'acquisto per le famiglie, che al contrario è risultato "stabile". Quanto al pil, l'anno in corso di conclude con una crescita dell'1,4 per cento, "il triplo rispetto agli ultimi anni'', le retribuzioni aumentano del 2,6-2,7 per cento, contro il 2 per cento dell'inflazione''.

I PARAMETRI DI MAASTRICHT.
Il Patto ha "funzionato per la stabilità, ma non per la crescita": questo il punto di vista del presidente del Consiglio. Che ha confermato necessità di una revisione dei meccanismi del Patto, a partire dagli investimenti per infrastrutture.

LE CRITICHE DEL CENTROSINISTRA.
L'opposizione ha "un atteggiamento antitaliano, opera affinchè non ci sia un accordo sulla nostra richiesta" di rivedere il patto di stabilità.
Questo perché l'Ulivo "ritiene che ogni nostra azione è foriera di grandi mali, avanza dubbi sui conti e si augura che non si arrivi ad un accordo".
Così facendo, non agisce affinchè "il pil italiano aumenti, che ci siano più investimenti per le infrastrutture".


LA MONETA.
Il cambio tra euro e dollaro è arrivato "ieri a 1,36, c'è una corsa all'apprezzamento dell'euro preoccupante per le nostre esportazioni ma anche per gli Stati Uniti".
Berlusconi ha ricordato di averne discusso con il presidente americano, il quale gli ha confermato che "la politica degli Usa non prevede un dollaro debole".

LA CATASTROFE IN ASIA.
Il premier ha detto che l'Italia "è stato il primo paese a intervenire", col primo aereo di soccorsi partito già la sera del 26 dicembre.
Poi l'appello all'Unione europea, affinché "sia protagonista e risponda con impegno" agli urgenti bisogni delle popolazioni colpiti.
Quanto al nostro governo, prenderà in considerazione l'idea di sgravi fiscali per le adozioni a distanza nell'area.

AL QUIRINALE? C'E' LETTA -
Della successione a Ciampi, Berlusconi rivela di averne brevemente fatto cenno in un vertice con Casini. Ma il premier resta intenzionalmente sul vago quando si parla dell'ipotesi di candidarsi al Quirinale. «Non mi sono ancora chiesto che cosa farò da vecchio», taglia corto. Il panorama futuro è tutto ancora da sistemare. «Ci sono tante possibilità - spiega - Se io sono una di queste? Non lo escludo, ultimamente su questo c'è stato un pressing anche su di me. Io sono a disposizione». Ma è l'investitura di Letta, attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e domani, chissà, presidente della Repubblica, che fa scattare i taccuini dei giornalisti. «Il dottor Letta credo - spiega il Cavaliere - sia una figura utilizzabile in diverse situazioni, in più ruoli, che può andare qui e là e su cui tutti manifestano un grande apprezzamento».

«SPERO MASTELLA E MUSSOLINI IN MAGGIORANZA» -
Berlusconi inoltre auspica l'ingresso nella maggioranza dell'Udeur di Clemente Mastella, insieme ai radicali e alla formazione politica di Alessandra Mussolini. «La stabilità di governo è il fiore all'occhiello della Casa delle libertà». Per quanto riguarda Mediaset, Berlusconi ha detto che la sua vendita non è in previsione.

CAROVITA -
«Il governo farà di tutto per poter continuare l'attività di calmieramento dei prezzi», ha anche detto Berlusconi, ricordando gli accordi raggiunti con la grande distribuzione per porre un freno all'aumento dei prezzi. In merito ai calcoli dell'Intesa di consumatori, che prefigurano aumenti per l'anno prossimo di oltre mille euro, il premier ha detto che «i conti lasciano il tempo che trovano, perché sono molto diversi a seconda del posizionamento politico delle associazioni».

TAGLIO TASSE: «ITALIANI PIÙ RICCHI E SODDISFATTI» -
Gli italiani «si sono già accorti» dei tagli delle tasse «e i sondaggi ci dicono che se ne sono accorti con grande soddisfazione», ha detto il presidente del Consiglio.
Per quanto riguarda l'aumento delle tariffe, ha aggiunto, «le abbiamo solo adeguate all'inflazione».


(30 dicembre 2004)


pubblicazione: 30/12/2004

Conferenza di fine anno. 4883
Conferenza di fine anno.

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