È Savona la provincia più cara d'Italia in materia di Ici. Nel 2004 ogni residente ha versato al proprio comune di questa provincia mediamente 335,57 euro.
Al secondo posto si è classificata Roma (304,37 euro pro capite) e al terzo Bologna (298,34 euro).
Piacenza si piazza al 28esimo posto con 196,06 euro pro capite, appena sotto Biella ed appena sopra Vercelli.
Piacenza, tuttavia, è tra i Comuni che ha avuto un maggiore incremento di gettito tra il 2001 ed il 2004, assieme ad Agrigento, con il 16,4 per cento.
Nella classifica generale del gettito pro capite al quarto posto c'è Genova (291,84 euro) e al quinto posto Rimini (284,35 euro). Via via tutte le altre. Chiude la classifica Vibo Valentia con 51,19 euro.
Il dato medio nazionale si è attestato sui 170,15 euro pro capite.
A pochi giorni dalla scadenza del saldo dell'imposta comunale sugli immobili (prevista per il prossimo 20 dicembre) l'Ufficio studi della Cgia di Mestre ha calcolato quanto hanno pagato gli italiani nel 2004. Non solo. Ma hanno anche verificato, tra il 2001 e il 2004, quali province hanno subito le variazioni di gettito più sostenute. E a registrare i maggiori incrementi è stata la provincia di Pescara che, tra il 2001 e il 2004, ha visto aumentare il gettito del 24,7%. Subito dopo Parma (16,7%) e al terzo posto Agrigento e, come detto, Piacenza entrambe con una variazione di più 16,4%.
I più fortunati sono stati i cagliaritani che nell'arco di tempo preso in esame hanno visto ridursi il gettito dell'1,3%.
A livello nazionale l'aumento medio è stato del 4,6%.
L'aumento del gettito può essere dovuto all'effetto combinato di almeno tre fattori. Il primo: una lotta più serrata all'evasione. Il secondo: l'aumento del valore catastale degli immobili. Il terzo: l'espansione delle aree edificabili.
Si deve ricordare che l'imposta comunale sugli immobili deve essere pagata non solo dai proprietari di fabbricati ad uso residenziale o commerciale, ma anche dai possessori delle aree edificabili o di terreni agricoli, nonché dai titolari dei diritti reali di godimento sugli immobili sopra elencati e dai conduttori in caso di locazione finanziaria. Infine, il pagamento dell'imposta spetta anche ai concessionari di aree demaniali dopo aver ultimato la costruzione dell'immobile.
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