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Fumata bianca, nasce la giunta Reggi
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LIBERTA' del 21/06/2002
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Fumata bianca, habemus papam. Roberto Reggi è riuscito a far quadrare il cerchio. Dopo un'ultima giornata di intense trattative, la sua giunta ha preso forma. Definitivamente. E i dieci nuovi assessori hanno potuto indossare l'abito della festa per presenziare al battesimo ufficiale della squadra chiamata a governare il municipio nei prossimi cinque anni. In un'aula consiliare affollata di esponenti politici del centrosinistra, vari dirigenti e funzionari comunali, parenti e conoscenti dei nominandi, e qualche curioso, ieri il nuovo sindaco è riuscito a fare quell'annuncio che si era visto costretto a rinviare di 24 ore. Sciolti tutti i nodi che fino all'ultimo avevano ingarbugliato le relazioni con i partiti, un sindaco visibilmente orgoglioso ha vestito i panni della madre dei Gracchi, mettendo in mostra i suoi gioielli: «Sono molto contento. E' un'ottima squadra, da serie A - ha esordito il sindaco in conferenza stampa - e l'abbiamo messa a punto a una sola settimana di distanza dalla vittoria al ballottaggio».
C'è il vicesindaco donna che Reggi aveva voluto a tutti i costi, fino a mettere a repentaglio la tenuta della coalizione. Anna Maria Fellegara è una delle sorprese rispetto all'iniziale ipotesi di giunta frutto dell'accordo, prima raggiunto e subito dopo saltato, di martedì notte. Non che la sua presenza in squadra non fosse prevista, solo che non se n'era mai parlato come vicesindaco (ma solo come assessore a personale e organizzazione comunale, deleghe che manterrà come numero due della giunta). Anche perché non è diessina, bensì dei Piacentini con Reggi, e per quel posto si era sempre pensato a un esponente della Quercia (Reggi inizialmente aveva pensato a Gianna Arvedi, «ma non ha voluto rinunciare al ruolo di responsabilità che ricopre come preside del liceo classico», ha giusticato il sindaco la sua assenza dalla giunta). I Ds hanno sì rinunciato al vicesindaco (come noto, l'ultima loro indicazione al riguardo era per Francesco Cacciatore), ma sono risaliti a una rappresentanza di tre posti che nella prima configurazione era ridotta a due. Gli assessori della Quercia sono Giovanna Calciati (diritto allo studio e formazione), esponente della sinistra interna, Francesco Cacciatore (bilancio, demanio e patrimonio), della maggioranza, Guido Ramonda (programmazione territoriale, ambiente, mobilità) e la scelta di quest'ultimo è stata la vera mossa a sorpresa della giornata. Ramonda è il direttore di Tesa. E' in quota ai Ds senza esserne iscritto, unica militanza precedente nel Psi (fino alla sua scomparsa a inizio anni '90). E' vero che già in passato era stato dato per vicino ai Ds, ma il suo nome come è saltato fuori? «E' stata una nostra indicazione», ha spiegato il segretario della Quercia, Alberto Borghi. Ma la primogenitura della candidatura, si sussurrava ieri tra chi ha partecipato agli incontri a porte chiuse, va al presidente della Provincia Dario Squeri, il cui ruolo, specie in questa ultima fase di trattative, è stato tutt'altro che marginale. Fatto sta che Ramonda se lo sono preso in quota i Ds che, comunque, ieri, prima di dire sì all'operazione, si sono riuniti per un confronto tra le varie anime del partito. E il via libera non dev'essere stato proprio indolore: risulta, ad esempio, che la sinistra interna abbia avanzato più d'una riserva. Ma qualche mugugno sarebbe arrivato anche dalla Sinistra Giovanile non del tutto soddisfatta di vedere assegnato al proprio coordinatore, Luigi Ronda, non l'assessorato alle politiche giovanili cui in un primo tempo sembrava destinato, ma una semplice delega consiliare (Ronda è eletto in consiglio) su quelle tematiche, all'interno dell'assessorato andato all'esponente dei Comunisti italiani, Manuela Bruschini (sviluppo dell'imprenditoria femminile e giovanile, politica degli orari, pari opportunità). Assenza di spicco rispetto alle previsioni, quella di Giacomo Vaciago (Margherita) indicato allo sviluppo economico fino alla vigilia. Un'esclusione che non sembra avere turbato più di tanto l'interessato (si veda l'intervista a pag. 10). Reggi l'ha spiegata così: «Non se l'è sentita di darmi un impegno a tempo pieno, ma a me piacerebbe poterlo impiegare come una specie di ministro degli esteri per Piacenza, in modo da sfruttare le sue capacità e i suoi importanti contatti». In alternativa a Vaciago, per lo sviluppo economico, ci sarà Marco Elefanti. Dunque, un Piacentini con Reggi in più a discapito di un Margherita, partito che resta rappresentato da un solo assessore, Stefano Pareti, cui peraltro sono state arricchite le deleghe (a cultura, turismo e marketing urbano si è aggiunto lo sport). Margherita penalizzata? «Abbiamo sempre lavorato per l'unità della coalizione senza porre veti o vincoli», ha fatto presente il portavoce del partito, Mario Angelillo: «Anzi, ci siamo resi disponibili a rinunce anche affidando la nostra visibilità al sindaco che, non dimentichiamolo, è stato capogruppo della Margherita in consiglio provinciale». Secondo le previsioni i restanti assessorati: Marco Gelmini (Rifondazione comunista) a lavori pubblici e decentramento; Pietro Tansini (Lista Di Pietro) ai servizi al cittadino; Leonardo Mazzoli (Verdi) a servizi sociali e abitazioni. «Sono tutte persone stimate e di grande capacità», ha detto Reggi della sua giunta, donne («Tre su dieci, il 30%, una presenza importante») e uomini «scelti dal sindaco ma con il metodo dell'ascolto, ascolto sia dei cittadini sia dei partiti, che sanno dare indicazioni importanti». Una giunta fresca, anagraficamente parlando, una giunta dei quarantenni, fatta di «un misto di giovani ed ex giovani, cioè di esperienza e di voglia di innovazione». C'è l'unità di tutta la coalizione, «come in campagna elettorale», sottolinea Reggi: «Si inizia con il piede giusto».
Gustavo Roccella
ECCO LA SQUADRA.
Roberto Reggi ha 42 anni.
Sposato, due figli.
Laureato in ingegneria elettronica, è dirigente di Eurogen.
Assessore comunale dal '94 al '98, è stato capogruppo della Margherita in Provincia.
Hobby: suonare la chitarra.
Anna Maria Fellegara, 44 anni, sposata con due figlie.
Laureata in Economia è docente universitaria presso l'ateneo di Parma.
E' alla sua prima esperienza politica in assoluto, il suo hobby d'elezione è il ricamo.
Manuela Bruschini ha 27 anni, laureata in filosofia.
Lavora nel settore della formazione. È stata consigliere comunale tra il '98 e il 2002.
Francesco Cacciatore ha 44 anni, sposato con 2 figli.
Dirigente del servizio risorse finanziarie in Provincia. Già consigliere Pds dal '94 al '98.
Giovanna Calciati ha 39 anni, dipendente della Provincia, non è sposata.
Assessore comunale ai Servizi sociali dal '90 al '93. Hobby: lettura.
Marco Elefanti ha 39 anni, docente universitario. Sposato, ha due figli.
È stato l'ultimo presidente dell'Acap. Hobby: sport.
Marco Gelmini ha 43 anni fa.
È stato consigliere comunale dal '98 al 2002.
È nel CdA dell'Atac di Roma. Hobby: lettura e sport.
Leonardo Mazzoli ha 34 anni, sposato, un figlio.
Impiegato in una cooperativa sociale.
E' alla sua prima esperienza politica. Hobby: sport e storia.
Stefano Pareti ha 59 anni, sposato, una figlia, pensionato.
Sindaco socialista dall'80 all'85.
Consigliere comunale uscente per lo Sdi.
Guido Ramonda, Direttore generale uscente di Tesa, 61 anni.
Ha militato nelle fila del Psi. Laureato in chimica, sposato, tre figli. Hobby: viaggi
Pietro TansiniNato a Caorso 58 anni fa, è laureato e ed è stato docente di architettura.
Ha due figli. Hobby: sport (barca a remi)
E ora il consiglio cambia volto: da sostituire i quattro nominati
Per l'assessore Ramonda possibile incompatibilità con la direzione di Tesa.
Lunedì il primo consiglio comunale.
La presidenza dell'assemblea toccherà a un diessino
Il consiglio comunale cambia volto.
L'ingresso di alcuni eletti nella nuova giunta li obbliga a lasciare l'assemblea di Palazzo Mercanti, liberando così il seggio per i primi dei non eletti delle rispettive liste.
Sono quattro i nuovi assessori che escono dal consiglio.
Marco Elefanti (Piacentini con Reggi) cui dovrebbe subentrare Giorgio Cisini, già in predicato di diventare assessore all'Urbanistica.
Al posto di Stefano Pareti (Margherita) entrerà in consiglio Massimo Silva, mentre nei Ds il seggio lasciato libero da Giovanna Calciati dovrebbe andare a Mario Bulla.
Un avvicendamento anche in casa di Rifondazione comunista dopo la nomina in giunta di Marco Gelmini: il primo dei non eletti è Franco Boiocchi, ma è eletto anche in un Quartiere e sta valutando, come ha informato il segretario di Rifondazione, Fernando Tribi, per quale assemblea optare.
Nel caso rinunciasse al Comune, il seggio potrebbe toccare a Eleonora Capuano.
Sul fronte degli assessori, da annotare che a Guido Ramonda (urbanistica) ieri è stata fatta firmare dagli uffici comunali un'accettazione “con riserva” della nomina in giunta.
Questo perché va verificata l'eventuale incompatibilità tra la carica di assessore e quella che attualmente Ramonda riveste di direttore di Tesa, spa in cui il Comune ha il 58%.
Ma, allo stato, sembra probabile che l'incompatibilità scatti solo se un dirigente di un'azienda partecipata in via maggioritaria dal Comune venga eletto consigliere comunale e non se nominato assessore.
E' confermato, intanto che il primo consiglio comunale si terrà lunedì, quando, oltre alla surroga dei consiglieri nominati assessori, si eleggerà il presidente dell'assemblea carica che dovrebbe andare a un diessino.
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pubblicazione: 21/06/2002
aggiornamento: 01/05/2005
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