Un presidente «itinerante». Che avrà come ufficio e stanza di lavoro «il territorio piacentino». E che riunirà la giunta provinciale, periodicamente, «in ognuno dei 48 Comuni della Provincia».
La promessa è di Massimo Trespidi, candidato allo scranno più alto di corso Garibaldi per il centrodestra, ed è stata fatta ieri sera, in un Sant'Ilario gremito, durante il passaggio in città di Roberto Formigoni. Il governatore della Lombardia, infatti, ha stretto con l'esponente piacentino del Pdl un patto - una sorta di unità d'intenti - per avvicinare sempre più Lombardia ed Emilia Romagna nel lungo percorso che porterà all'Expo 2015 di Milano. «Ci vuole un'azione congiunta - dice Formigoni -, per costruire un evento che abbia un ruolo positivo non solo per Milano e la Lombardia, ma per tutto il Paese». In quest'ottica, quindi, il programma di Trespidi è sembrato «forte, convincente, unitario, fondato su valori veri, sia per il sostegno alle famiglie che alle imprese».
I punti fondanti su cui verrà intessuta questa collaborazione sono stati esposti da Formigoni in una breve conferenza stampa al Trespidi point, poco prima del passaggio in Sant'Ilario. Si parte dalle infrastrutture, con la ex strada statale 412 della Val Tidone: «Verrà ammodernata, soprattutto dal lato della sicurezza - afferma l'ex senatore -. L'Expo è l'occasione in cui l'Italia presenta al mondo la sua capacità di essere moderna. Non mancheranno studi di fattibilità per le metropolitane leggere». Poi la sinergia toccherà la filiera agroalimentare, «e per fortuna, in questo, sia il territorio piacentino che la Lombardia eccellono». Si lavorerà, dunque, per nuovi corsi di specializzazione e professionalità che potranno trovare sbocchi grazie agli atenei milanesi e piacentini «del Sacro Cuore», senza dimenticare il contributo dell'Istituto Zooprofilattico di Lodi. Il sentiero per l'Esposizione rasenterà «il distretto del pomodoro», «lo sviluppo ambientale sostenibile», «il turismo e la cultura»: «Il Po è una risorsa idrica straordinaria - prosegue Formigoni -, si dovrà valorizzare il turismo fluviale, con il suo corso naturale. E nel far questo sono fondamentali gli itinerari enogastronomici, che potrebbero lambirsi lungo le due sponde». Decisiva, inoltre, «la valorizzazione delle città d'arte».
La parola d'ordine pare essere una sola: «competitività».
Il presidente della Regione Lombardia è chiarissimo: «La chiave per essere competitivi è la messa in rete delle eccellenze, e avere degli obiettivi comuni. Se gli altri corrono, noi dobbiamo correre un centimetro di più». Il modello virtuoso - «quello verso cui volge la nostra vocazione, a cui dobbiamo ispirarci», indica Trespidi - è lombardo: «Abbiamo abbattuto i costi, semplificato, modernizzato. Il 91% delle nostre spese è utilizzato per le politiche varie. Chi può vantare questa efficienza? », sorride Formigoni.
E incalzato dai cronisti su un giudizio per la corsa di Trespidi, il governatore non ha dubbi: «Ci conosciamo da una vita. È la persona giusta. Sguardo aperto, profondo, Massimo ha il cuore e la volontà per vederci lontano».
Alessandro Rovellini da Libertà del 22/05/2009
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