Nel giro di valzer finale verso il nuovo presidente, la spaccatura in seno alla Fondazione di Piacenza e Vigevano non sembra ricomposta.
Ieri all'istituto di via Sant'Eufemia il nuovo parlamentino formato dai ventidue membri indicati dalle istituzioni, dalla società civile e dal volontariato ha votato gli ultimi tre membri, i cosiddetti "cooptati", vale a dire personalità di chiara fama che i consiglieri stessi potevano liberamente proporre.
Alla prova del voto, che è stato palese, sono stati scelti l'artista piacentino Giorgio Milani, il fisico del Cern, sempre di origine piacentina, Lucio Rossi e la geologa e reggente scolastica Caterina Cornalba di Vigevano. Complessivamente sono stati presentati sette nomi, sui quali si è votato.
Non è stata una riunione tranquilla, par di capire. Nessuno ha voluto commentare, eccetto tre consiglieri. Mentre Sergio Giglio, uno dei due candidati alla presidenza (l'altro è Francesco Scaravaggi), ha lasciato rapidamente la Fondazione limitandosi ad un serissimo «tutto bene», l'avvocato vigevanese Pietro De Giorgis ha usato un'espressione eloquente per descrivere l'atmosfera della seduta: «non invidio i piacentini, per le cose che ho sentito sono molto amareggiato. Il consiglio spaccato? Al momento forse sì». De Giorgis ha confermato che sulla presidenza si esprimerà a favore del volontariato. L'altro consigliere a lasciarsi sfuggire qualche battuta è stato Claudio Bassanetti che ha detto: «Abbiamo cercato di riportare un po' di serenità chiedendo un momento di riflessione per il bene della Fondazione e della città, si è comunque deciso di andare al voto dei cooptati e ora il consiglio è completo». La votazione è stata movimentata, sotto certi aspetti, c'è chi non si è sentito a proprio agio con il voto palese. Sulla scelta di Lucio Rossi ha diffuso una dichiarazione, in serata, Massimo Trespidi, presidente della Provincia, che è stato il proponente del nome attraverso i consiglieri espressi in Fondazione Carlo Ghisoni e Roberto Daturi: «Vorrei esprimere soddisfazione per l'elezione del professor Rossi nel consiglio generale della Fondazione, persona di grande prestigio culturale e scientifico, conosciuto a livello internazionale e con profonde radici piacentine. Quando gli proposi il ruolo ha accettato entusiasticamente per servire il territorio - conclude Trespidi - la sua nomina consentirà di aprire strade a livello internazionale grazie alle sue conoscenze». Poi un ennesimo richiamo all'unità di questo importante organismo, stressato dalle polemiche sugli investimenti recenti e da una battaglia fra le due fazioni pro-Giglio e pro-Scaravaggi. «Vorrei che la nomina di Rossi, votato da consiglieri di entrambe gli schieramenti, fosse un richiamo all'unità e alla coesione dell'ente per una soluzione il più possibile condivisa».
In quanto ai tre cooptati, ecco alcune note che ne illuminano il profilo. Lucio Rossi, laureato in Fisica, ha condotto ricerche nel settore dei materiali superconduttori e magneti superconduttori per fisica delle particelle e fisica nucleare. Dal 2001 è al Cern di Ginevra dove è responsabile del progetto LHC, il più grande strumento scientifico del mondo che ha portato alla scoperta del Bosone di Higgs. Autore di 130 pubblicazioni, è membro di numerosi comitati internazionali. Tra l'altro nel 2008 ha ricevuto anche il premio Angil Dal Dom da parte della Fondazione di Piacenza e Vigevano, è stato nominato Piacentino Benemerito dalla Famiglia Piasinteina. Oltre all'attività di ricerca scientifica, Rossi svolge una intensa attività di divulgazione tenendo conferenze in varie parti d'Italia e d'Europa con particolare riferimento alla relazione fra scienza e fede.
Molto conosciuto è l'artista visivo Giorgio Milani, proposto dal volontariato, che opera anche nel settore più vasto della pubblicità e della comunicazione, è stato direttore artistico di Biffi Arte e Agorarte. E' noto in particolare per i Poetari che caratterizzano la sua produzione attuale e sono frutto di un percorso che inizia a metà Anni ‘60 e si sviluppa per l'intero ventennio successivo nello studio del rapporto fra immagine e scrittura. I Poetari sono esposti la prima volta nel 1997 alla Fondazione Stelline di Milano, in seguito si moltiplicano le occasioni espositive in Italia e all'estero con rilevanti mostre a Barcellona, Monaco, Lipsia - dove il Druckunst Museum gli dedica un'importante personale, quindi Montecarlo, Bonn, Miami, Berlino, Toronto.
Infine, Caterina Cornalba - laureata in scienze geologiche - una vita dedicata all'insegnamento, è stata coordinatrice del Centro territoriale permanente per l'educazione-istruzione degli adulti di Vigevano con aggregata scuola carceraria funzionante e reggente di varie istituzioni scolastiche. Patrizia Soffientini Libertà 27/02/2013
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