Fondazione - Ieri mattina la fumata bianca: la vittoria arriva con 14 voti contro i 4 di Mazzocchi. Marazzi eletto ma la spaccatura resta . Il neopresidente: «Mai stato contro le istituzioni, va cercata una nuova coesione» . DI SUSANNA PASQUALI (da La Cronaca del 21/3/2005)
La vittoria della società civile ribellatasi all’invadenza della politica. C’è chi ha letto così l’elezione di Giacomo Marazzi alla presidenza della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Ma c’è anche chi invece ha visto in questa vittoria una spaccatura profonda la cui ricucitura, a caldo, sembra ancora difficile da raggiungere. Una fumata bianca arrivata nella mattina di ieri e che ha messo definitivamente la parola fine a una querelle apertasi ormai settimane fa. Ed è proprio alla luce delle polemiche ancora calde all’interno e all’esterno dell’Ente che la poltrona tolta al presidente uscente Giancarlo Mazzocchi rappresenta oggi per il manager piacentino una responsabilità ancora maggiore. Due votazioni (sarebbero stati necessari due terzi dei 25 consiglieri per evitare la seconda) e 14 preferenze: questi i numeri che hanno eletto alla guida dell’Ente il vicepresidente degli Industriali. Quattro invece i membri del Consiglio che avrebbero voluto riconfermare Giancarlo Mazzocchi, individuabili nei due rappresentanti della Provincia (Laura Iannelli e Ferrante Trambaglio), uno solo dei rappresentati del Comune, Stefano Borotti e Marco Bergonzi, per i Comuni minori. Hanno preferito non partecipare al voto, invece, il secondo rappresentate del Comune Augusto Rizzi e lo stesso Giancarlo Mazzocchi. Numeri ai quali vanno aggiunte tre schede bianche e una nulla nella prima votazione, divenute cinque bianche e una nulla nel voto a maggioranza assoluta. «Non posso che essere soddisfatto - commenta il neo presidente della Fondazione - perché la società civile mi ha appoggiato e lo hanno dimostrato i 14 voti a mio favore. Qualcuno ha detto che la mia poteva sembrare una candidatura contro le istituzioni, ma io non sono certo un “anarchico”, anzi. Oggi vorrei solo poter considerare chiusa la polemica: è tempo di rimboccarsi le maniche e cominciare a lavorare e voglio farlo nella condivisione delle scelte e cercando la collaborazione di tutti». Del resto, sottolinea Marazzi, già nelle linee guida del suo programma era esplicito il suo modo di intendere il rapporto con le Istituzioni: «La capacità di decidere del nostro futuro - ricorda - va ricercata in una ritrovata “coesione” che, in senso fisico, è la forza che tiene unite le diverse parti di un corpo e che, in senso morale, è l’unione degli animi e delle volontà. Solo su queste basi la Fondazione potrà rafforzare il proprio ruolo propulsivo a favore delle comunità di Piacenza e di Vigevano, mettendo in atto un rapporto costruttivo e continuativo con le istituzioni e gli altri soggetti deputati ad agire in campo politico, sociale, economico e culturale».
Boiardi “politicamente corretto”, ora si congratula. Reggi: «Lo aspetto al varco». Squeri: «Vince la società civile».
«Il mio augurio - commenta il sindaco Roberto Reggi direttamente da Cuba - è che Giacomo Marazzi riesca a gestire la sua presidenza della Fondazione meglio di quanto non sia riuscito a fare con la sua candidatura. Una dimostrazione sta nel fatto che la sua elezione non è arrivata alla prima elezione, ma è stata necessaria la seconda. Spero infatti che riesca a recuperare la divisione che oggi innegabilmente si è creata». E, nonostante i ripetuti richiami di questi giorni all’autonomia dell’Ente, aggiunge ironico: «Ovviamente mi auguro una buona collaborazione. Una prova importante sarà il rinnovo del Cda: lo aspetto al varco».
Decisamente diversi i toni del presidente della Provincia, Gianluigi Boiardi che, dopo aver espresso apertamente le sue perplessità su Marazzi in una lettera di solo pochi giorni fa, oggi opta per uno stile “politicamente corretto”: «La Provincia si congratula con il neo eletto presidente della Fondazione nella certezza che ci accomunerà sempre la volontà di operare al meglio per Piacenza e la nostra provincia attraverso momenti di concertazione con le realtà istituzionale e sociale del nostro territorio. Molte sono le occasioni in cui ci si troverà a collaborare sulla base di valori condivisi, trasparenza e rispetto nei confronti dei cittadini». E aggiunge: «Un ringraziamento particolare va al presidente uscente Giancarlo Mazzocchi per il grande sforzo svolto nella valorizzazione del patrimonio dell’Ente, senza il quale Piacenza non potrebbe contare su una Fondazione così importante e attiva».
I complimenti al neo presidente arrivano anche dall’ex presidente della Provincia Dario Squeri (oggi Cpe) che aggiunge: «Ne esce sconfitta una visione scorretta che ha coinvolto la Fondazione in una battaglia politica e di parte. Ci vorrebbe più rispetto da parte delle Istituzioni per la volontà espressa dalla società civile e questa vittoria è un primo segnale del fatto che la gente non è più disposta ad accettare questa arroganza politica. Giacomo Marazzi rappresenta una garanzia per tutti sia per la sua storia personale che per l’impegno sempre dimostrato nel mondo del volontariato».
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