Il leader di An attacca Berlusconi:
ROMA - Clima teso all'interno della Cdl. Ad agitare le acque ci hanno pensato le dichiarazioni di Gianfranco Fini. Parlando all'assemblea di An riunita all'Ergife, il leader di via della Scrofa ha annunciato per la prima volta a chiare lettere «l'ostruzionismo» del suo partito nei confronti della riforma elettorale Vassallo «una autentica legge truffa - dice il numero uno di Alleanza Nazionale - che vedrebbe la dura opposizione di An e di tutti, perchè reagirebbero anche Bossi, Casini, Bertinotti e tutti coloro che nel Pd non digeriscono l'archiviazione del bipolarismo».
ATTACCO AL CAVALIERE - «Se Berlusconi pensa di fare l'asso pigliatutto degli elettori di centro destra con una legge come la Vassallo è meglio che se lo tolga dalla testa - puntualizza Fini - perchè una legge siffatta in Parlamento non passerà mai». Fini è ancora più chiaro quando aggiunge che «con i tempi che ci sono l'opposizione di An può arrivare fino all'ostruzionismo e se un gruppo come il nostro si mette di traverso con la solidarietà degli altri di leggi elettorali di quel tipo non se ne fanno». Quindi Fini spiega che «per Alleanza Nazionale non è inaccettabile il proporzionale, ma una legge che lasci le mani libere prima del voto e in base alla quale se i due partiti maggiori prendono 100 mila voti hanno tre deputati, mentre gli altri partiti con 100 mila ne hanno uno. La legge elettorale deve essere bipolare e riprodurre nel numero di seggi parlamentari il reale consenso che ogni partito ha nel paese».
«SIAMO ALLE COMICHE FINALI» - «Comportarsi nel modo in cui sta facendo Berlusconi non ha niente a che fare con il teatrino della politica: significa essere alle comiche finali» ha detto il presidente di Alleanza nazionale, precisando poi: «Da queste mie parole volutamente molto nette voglio che sia a tutti chiaro che, almeno per quello che riguarda il presidente di An, non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi».
«ALLEANZA PER L'ITALIA» - «Alleanza nazionale - ha detto Fini ai suoi - non deve sentirsi assediata dagli eventi, deve avere idee, progetti e proposte e andare avanti per la sua strada». Un banco di prova importante sarà in questo senso la Conferenza di Progetto di Milano, dal 7 al 9 febbraio, intitolata «Alleanza per l'Italia». Da Milano la destra dovrà far arrivare al paese il suo contributo con un documento, spiega Fini «non chiuso e autoreferenziale, pensato da noi non per An ma per il nostro Paese».
09 dicembre 2007
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