Presentato il progetto di privatizzazione
Presentato ai sindacati il progetto di privatizzazione delle farmacie comunali, chiamate a costituirsi in società per azioni nei prossimi mesi. Il direttore generale del Comune di Piacenza Massimo Gambardella, insieme al responsabile del personale Agostino Munari, hanno incontrato ieri mattina Claudio Malacalza di Fp Cgil, Fausto Rosi di Fps Cisl ed Ermanno Rizzi di Uil Fpl e le Rsu delle farmacie comunali per illustrare le nuove prospettive introdotte dalla privatizzazione, che comporterà, tra l'altro, la costituzione della farmacia-polo, una rivendita aperta al pubblico 24 ore su 24. «Il capitale della società resterà a maggioranza pubblico (51%, ndr) - spiega Malacalza -, una quota pari al 4,5 per cento resterà a disposizione di dipendenti e cittadini, mentre il rimanente sarà offerto ad un partner industriale privato, in grado di poter stanziare le risorse per dare vita al progetto (si parla di circa un milione e mezzo di euro), che diventerà operativo nell'autunno prossimo». La costituzione in spa delle tre farmacie comunali rimanenti, ovvero quella di largo Erfurt, di via Manfredi e di Roncaglia, deve comunque avvenire dietro il rispetto di clausole ben precise a tutela dei lavoratori. Prima di tutto la tipologia contrattuale cambia: i dipendenti comunali rientrano in quello del pubblico impiego, mentre i privati fanno riferimento a quello del commercio, sottoscritto con Federfarma e rinnovato di recente. «Abbiamo deciso di attivare un vero percorso partecipato - prosegue Malacalza -, con una conferenza di servizi delle farmacie, ed arrivare ad una definizione di un protocollo d'intesa con le rsu. Intendiamo garantire ai lavoratori i diritti acquisiti e contrattuali: le stesse clausole sociali applicate in altri casi simili (ad esempio la costituzione di Tesa, ora Enìa)». Un progetto da valutare con calma ed attenzione, ma che sembra comunque offrire, puntualizza Rosi, opportunità allettanti sotto il profilo occupazionale, vista la già presente situazione di difficoltà. «Una società privata può assumere personale, mentre un ente pubblico no - fa notare -, con il blocco delle assunzioni deciso dalla Finanziaria. E come Cisl siamo sempre stati favorevoli alla creazione della farmacia-polo». Favorevole a questa iniziativa, ma contrario alla vendita delle farmacie comunali è sempre stato, invece il sindacato di Uil, ricorda Rizzi. «Ma ormai è storia: le rivendite rimaste sono tre e non vogliamo opporci alla costituzione in spa delle tre superstiti, e ci sono state date ampie garanzie per i dipendenti».
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