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Expo 2015 a Milano e ricadute su Piacenza

CONSIGLIO COMUNALE
SEDUTA DEL 16 GIUGNO 2008

Oggetto:
Ricadute sociali ed economiche sul territorio cittadino di EXPO’ 2015 e indicazioni alla Giunta per infrastrutture ed iniziative. (Richiesta inoltrata da n. 8 consiglieri comunali, appartenenti a diversi gruppi consiliari, ai sensi dell’art. 39, comma 2, del Decreto legislativo n. 267 del 18.08.2000 e art. 36 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale).

^ ^ ^
CONSIGLIERE PUTZU ( FORZA ITALIA – P.D.L. )
 
Inizio il mio intervento con una premessa polemica....perché si parla di una opportunità che probabilmente porterà sulla città ricadute positive di grande consistenza.... e non c’è nessuno della Giunta.
- Interruzione –
C’è un assessore.
Adesso è arrivato il secondo.....
Io mi aspetterei che quando si discute delle cose importanti, non della “Pescarolina” oppure del graffitaro che imbratta i muri , oppure della buca cazzuta di via Grandi, io mi aspetterei, quando si discute di queste cose importanti, che tutti parlassero e la Giunta fosse presente in massa......
Perché oggi invece capisco che alla Giunta e all’Amministrazione non gliene frega nulla di questo! Scusa, Fellegara, forse a Te interessa molto, ma agli altri no....
Il fatto che Tu abbia la delega da parte del Sindaco è parzialmente congruo, ma secondo me è gravemente offensivo, ed è ininfluente che Tu sia presente in rappresentanza della Giunta.

Cioè, stiamo parlando di un evento unico, che arriva...domani ...perché non è che il 2015 sia molto lontano.....e non c’è nessuno dell’Amministrazione!
Verrebbe voglia – l’ho già detto più di una volta – di andare via e di lasciare che Piacenza vada avanti col solito tran tran, perché ce lo meritiamo.
 
Fatta questa premessa, che cos’è Milano Expo’?
E’ un business economico pazzesco.
Ma io non ho ancora capito perché Milano ci deve dare delle opportunità di guadagno economico, di sviluppo e quant’altro, se noi non andiamo là a proporre dei progetti.
Questo è il problema!
E’ lo stesso "pazzesco" problema delle aree militari, ......perché noi non riusciamo ad andare a capire che cosa vogliamo fare, che cosa vogliamo progettare, e bagoliamo in attesa che qualcuno o da qualche parte arrivi una soluzione e, nel caso specifico, che Milano ci faccia l’elemosina perché magari Trespidi va a chiedere a Formigoni… la Fellegara ha chiesto a questo per me sconosciuto e ora forse anche, dal punto di vista politico, poco influente Davide Corritore, lettiamo d.o.c., con questo gioco degli equivoci,.....…
- Interruzione –
Prodi l’aveva detto: “Grazie a noi, Expo’ a Milano”. Ora si apprende che anche il sindaco Reggi ha fatto molto per portare l'Expo a Milano.....Se è stato fatto, complimenti, perché allora vuol dire che abbiamo delle forti entrature internazionali, allora grazie a questa "forza" mi aspetto anche assai consistenti rivoluzioni urbanistiche, sociali ed economiche a Piacenza!
Perché se questo lavoro dell'amministrazione, questo lavoro del sindaco che va a Parigi, che convince le nazioni che hanno votato a Smirne di scegliere Milano, se questo lavoro è stato fatto, plaudo a questo lavoro, però pretendo che lo stesso impegno venga fatto per lo sviluppo della città.
 
Allora io rilancio la domanda: perché Milano ci deve coinvolgere? Per quale motivo? Perché il turista che va a Milano, 160.000 visitatori al giorno… Perché quei turisti devono venire a Piacenza?

Certamente perché noi dovremo andare su Milano spendendo dei soldi e fare del marketing su Milano a favore di Piacenza.
Ma mica perché vanno a Milano, questi poi decidono: “Ma sì, andiamo a 40 chilometri da Milano, c’è una città che è Piacenza…”.
Ma ragazzi, dobbiamo capire e progettare noi quello che può essere per la città!!!!
Non arriva niente grazie solo alla strategia dell’amico dell’amico…!

Quindi ci vuole una strategia non so se di marketing a questo punto, ma il marketing arriva dopo che abbiamo stabilito quale prodotto vogliamo vendere.

Noi, attualmente, abbiamo un discreto prodotto, cioè Piacenza è secondo me un discreto prodotto.
Non è un ottimo prodotto perché abbiamo la spina dell’inquinamento, però per un milanese che viene a Piacenza è un altro mondo, è un’altra realtà: si trovano nel Paese delle Meraviglie, nel Paese delle Meraviglie di Alice, perché il ritmo è molto più tranquillo, il verde a due passi.
Non a caso molti milanesi vengono ad abitare come seconda casa sulle nostre colline.

Quindi l’attrattività c’è, ma non è sufficiente!
Allora dobbiamo stabilire quali sono i nostri punti di forza, che non possono essere solamente turistici, oggettivamente.
Dobbiamo identificare dei progetti, delle iniziative che dobbiamo vendere su Milano, altrimenti succede come con Parma.

Vi ricordate…? Forse no, perché qua le cose che succedono anche solamente due anni fa vengono tranquillamente dimenticate.
Parma, quando ha vinto l’Authority alimentare, sembrava potesse coinvolgerci, anzi noi speravamo di essere coinvolti...è venuto qua un signore che era responsabile dell’Authority, che è stato portato a colazione all’ “Antica Osteria del Teatro”, il quale ha detto "sono entusiasta di Piacenza".
Ma Parma poi non ci ha dato un euro!
Perché non abbiamo fatto nessun accordo con Parma di una certa consistenza!

Noi forse non siamo capaci di progettare…!
Abbiamo chiesto qualcosa nell’ambito di 500.000 euro infrastrutturali previsti nell'Authority alimentare...., delle briciole rispetto ai 70 milioni di euro con i quali (milioni di euro) Parma si fa la metropolitana!
Parma docet, perché è di pochi anni fa…
L’opportunità di Parma, “noi piacentini con l’Università Cattolica…, adesso noi faremo…” bla bla bla: non è arrivato un euro!
Non siamo stati in grado di farci coinvolgere se non per quote di elemosina!

Non vorrei che succedesse la stessa faccenda anche con Milano.
E’ purtroppo molto verosimile che questo accada!
Con la piccola e non ininfluente differenza che là si parlava di 70 milioni di euro; qua si parla di 4 miliardi di euro per quanto riguarda Milano Expo’.

Allora, articolo de La Stampa del 1° aprile di quest’anno: “70.000 posti di lavoro, 29 milioni di visitatori, incremento di alberghi e ristorazioni + 25%, agricoltura +15,5 per cento, immobiliare +15,1%, costruzioni +13%, commercio manifatturiero, servizi alle imprese, costruzioni, miliardi all’immobiliare, eno-gastronomia, moda e design, turismo, 160.000 visitatori al giorno, prodotti del made in Italy, al primo posto i prodotti dell’eno-gastronomia...”.

E cosa stiamo facendo con la nostra coppa piacentina ? la coppa piacentina la sta vendendo Parma con il marchio "coppa di Parma"!

Inoltre è abbastanza tragi-comico leggere da parte di qualcuno, che è maggiorente ..in città, che siccome siamo mezzi lombardi… avremo ritorni automatici da Milano Expo!
Ma quando mai?
Siccome siamo mezzi lombardi, arriveranno le ricadute: ma quando mai?

Quando mai abbiamo fatto politica insieme alla Lombardia?
Piacenza sceglie Milano o scegliamo Bologna?
Scegliamo Parma per affinità storiche, sociali, economiche e culturali oppure scegliamo Bologna?

E’ troppo comodo scegliere Milano adesso, solo perché c’è l’esposizione nel 2015!

Tuttavia, proprio per questioni di vicinanza, è necessario che noi ci proponiamo, ma dobbiamo proporci sulla base di una progettualità.
 
Per quanto riguarda il tavolo di coordinamento Piacenza-Milano, io, oggettivamente, non ho ben capito.
So che ci sono stati due incontri.
Io chiederò anche che partecipino le associazioni di Piacenza, oltre che i sindacati, a queste riunioni, perché non so cosa c’entri il sindacato, oggettivamente, quando si fanno le riunioni per quanto riguarda il discorso dello sviluppo socio-economico e quant’altro!
Perlomeno, conta il sindacato allorché si dovessero definire dei nuovi posti di lavoro certi.
Allora, per quanto riguarda le modalità dei posti di lavoro, possono entrare in campo i sindacati, ma non all’inizio per decidere come muoversi come città nelle grandi partite!

La stessa valutazione critica nei confronti dei sindacati la esprimo pubblicamente – l’ho già espressa in commissione – anche per quanto riguarda le aree militari.
Voglio dire: i sindacati saranno ascoltati alla fine, mica all’inizio.
Cioè, i sindacati con le aree militari non c’entrano niente.
I sindacati entrano in azione, per quanto riguarda le aree militari, allorché si tratterà di stabilire le modalità lavorative del nuovo polo militare, ma non c’entrano niente nella decisione di quello che devono diventare le aree attualmente occupate dai militari.
Mi sembra però di ricordare che il tavolo privilegiato, come è stato definito da “Libertà” più di una volta Piacenza-Milano, avesse poi concluso i suoi lavori temporanei ipotizzando per il 3 di giugno…
- Interruzione –

Assessore, te lo chiedo perché lo leggo qua testualmentedal giornale: “A fine maggio, le istituzioni e le forze socio-economiche piacentine torneranno a incontrarsi per preparare un pacchetto di progetti da presentare a Milano entro il 30 giugno, quando in agenda è un passaggio importante per l’Expo’ la costituzione della società chiamata a gestire tutta la partita organizzativa.
E Piacenza – leggo testualmente da “Libertà” del giorno 19 aprile – ha l’ambizione di riuscire a farne parte, non escludendo l’acquisizione di una quota di azionariato”, di cui però, assessore, Tu non hai parlato.
Quindi vuol dire che è tramontato o che si deve decidere?
- Interruzione –
 
Non l'hai mai detto ai giornali ? E... siamo alle solite.... se lo saranno inventato in redazione ....

Concludo, anche se l’argomento è ghiotto e molto interessante, perché in questo pentolone qua, dove c’è questa patata che sta cuocendo, ci sono anche delle partite molto interessanti, che sono, per esempio, “Vision 2020”, che sono l’Agenzia di Marketing.
Per l’Agenzia di Marketing, devo dire che valuto positivamente la scelta del nuovo responsabile, che è Raoul Barbieri, che stimo perché è uno che è bravo e lavora, è un ragazzo valido ed intelligente… Il nuovo direttore di Piacenza Expo’ è anche diventato il responsabile…
- Interruzione –
Romersi c’era, però, nell’Agenzia di Marketing.
- Interruzione –
Sono cambiati.....credo...nel 2004 nell’Agenzia di Marketing c’era dentro anche Romersi, che è il capogruppo del P.D., quindi dovrebbe essere uno di quelli che ci relaziona anche di quello che sta succedendo per l’Agenzia di Marketing..... C’era Paola Peretti, che ha dato le dimissioni, poi c’era Piero Macerati…, c’era Bruno Bedani, e Pierangelo Romersi per la Provincia. Questo, però, era del 2005: adesso non so se è rimasto....

Stavo dicendo che l’Agenzia di Marketing, da come è stata presentata,...... ricordo che i soci dell’Agenzia di Marketing sono il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio, il Comune di Castelsangiovanni e PC Fiere...l'Agenzia di Marketing, in effetti, nasceva con il buon proposito di attrarre economie, visitatori e quant’altro, energie positive sul nostro territorio.
Quindi, io spero che l’Agenzia di Marketing venga sufficientemente supportata.
In questa partita di Milano Expo’ è fondamentale l’Agenzia di Marketing per quanto riguarda, soprattutto, il turismo e quant’altro, perché penso che si debba andare a comunicare, però non con la manina corta del finanziamento dei 30.000 euro annui che dà il Comune, ma con qualche soldo in più.
Quindi mi aspetto nei prossimi bilanci, nelle partite che si riferiscono al marketing territoriale, dei congrui investimenti economici, perché altrimenti se noi non comunichiamo il nostro territorio e le nostre eccellenze e progetti, neanche possiamo poi avere delle risultanze per quanto riguarda il ritorno economico.
 
“Vision 2020”, dopo una fase di tentennamento che è durata un paio di anni, perché era esploso l’interesse su “Vision 2020” nel 2004 e 2005, ma poi nel 2006 e 2007 è stato lì, un pò sottotono, con il parto di 21 progetti che sono veramente dei topolini partoriti dalla balena, ... Vision 2020 dicevò in maggio, un mese fa circa, Vision ha ripreso energia: si è, praticamente, riunito e nuovamente si è deciso di fare il ponte bis sul Po, la metro leggera tra Piacenza e Milano, la Pedemontana, e si è tracciato il bilancio anche dei progetti già avviati.
Progetti, di cui molti segnano il palo, ma comunque la speranza è che si vada avanti.
E’ stato interessante a gennaio un articolo di Daniele Fornari, che è un noto opinionista, scrive spesso sui nostri giornali piacentini.....
Anche lui si domandava che fine avesse fatto la visione.
La visione spesso è quella dei fantasmi oppure di quello che nel deserto viene l’oasi là in fondo....ma poi l’oasi non c’è.
Quindi spero non sia il caso anche del Comune di Piacenza, che a furia di essere visionario, poi non è pragmatico.

… OMISSIS …


pubblicazione: 18/06/2008
aggiornamento: 04/07/2008

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