Un lungo e tribolato rimpallo tra proprietà e assessorato all'urbanistica per ammorbidirne il più possibile l'impatto ed ecco che la pratica dell'ex Acna ha potuto arrivare in giunta e superare l'esame.
Ieri in municipio il via libera a uno dei piani urbanistici più spinosi, motivo da due anni in qua di forti fibrillazioni nella maggioranza.
Accantonata a fine 2004, per le resistenze di marca ambientalista, l'ipotesi di delocalizzare dal centro alla periferia (Besurica) parte dei volumi edificatori, l'attenzione si è concentrata sull'area di via Tramello, sede fino agli '80 del colorificio Acna.
E in un lotto di 42mila metri quadrati, affacciato sulle mura, con 16 metri quadrati di edificazione consentiti dal Piano regolatore generale, ma sottoposti ai precisi vincoli della Sovrintendenza - 40 metri di fascia di rispetto dalla cinta farnesiana e altezze degli immobili non superiori ai 10 metri del profilo urbanistico del retrostante quartiere Ciano - il dato politicamente più indigesto non sono i 7mila metri di residenziale, ma i 9mila di commerciale.
Dalla maggioranza si sono sempre levati moniti contro la prospettiva di un grosso supermercato monofunzionale, un fabbricato a galleria interna tipo Borgo Faxhall, giudicato incompatibile con l'ambiente circostante. Le pressioni di questi mesi all'indirizzo della proprietà privata hanno avuto l'obiettivo di contenerne l'impatto pur mantenendo gli indici edificabili riservati dal Prg.
Obiettivo raggiunto, si dice convinto l'assessore all'urbanistica Pierangelo Carbone, nell'illustrare i contenuti di un piano «significativamente riveduto e corretto» rispetto alla versione originaria.
Anzitutto, lungo l'intero fronte di via Tramello c'è la fascia verde di rispetto in faccia alle mura: sono 16mila metri di prato intoccabile, come vuole la Sovrintendenza, anche se «apriremo un ragionamento per farci degli orti che si collegherebbero bene con quelli di via Campagna».
Il commerciale è attestato su due fabbricati che si guardano e dove avranno sede anche servizi e uffici: lungo tutto il loro perimetro affacciano verso l'esterno i negozi, come esercizi di vicinato posti sulla strada, evitando così, annota Carbone, il temuto effetto galleria commerciale alla Borgo Faxhall.
La parte residenziale è prevista invece lungo l'asta rasente via Cantarana, di fronte al Ciano.
Ma è nella viabilità interna all'area ex Acna che l'assessore indica le principali novità dell'ultima stesura: tra la fascia verde e le edificazioni corre una strada (parallela a via Tramello) che sarà tutta alberata sulla falsariga del Pubblico Passeggio, interamente pedonale, senza dunque le auto previste inizialmente.
È poi previsto l'ingresso nella progettazione anche di via Mazzini, con un'appendice, oltre via S. Bartolomeo, che si introdurrà nel cuore dell'Acna, un asse pure in questo caso pedonale e sul quale, incastonate tra i due blocchi commerciali, si apriranno tre piazzette urbane con arredo stile piazzetta Santa Maria.
Uno schema, considera infine Carbone, che «tiene conto di alcuni elementi suggeriti dal Politecnico» i cui studenti, sotto la guida di Lorenzo Spagnoli, hanno lavorato in questi mesi sull'ex Acna. Ora il piano viene depositato per consentire la presentazione di osservazioni, dopodiché approderà in consiglio comunale. Gustavo Roccella
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