AFFRONTEREMO LA GERMANIA
Quante certezze in più, dopo questo trionfale Italia-Spagna.
Si rischia quasi di perdere l’equilibrio ed è meglio non farlo mai, perché all’orizzonte c’è la Germania e ci vuole poco a tornare sulla Terra, dopo aver visto le stelle.
Capolavoro tattico di Conte, comunque.
Il primo punto fermo, alla luce del 2-0 dello Stade de France, è che in questo genere di tornei la gestione delle energie fa la differenza. Buona parte degli azzurri titolari stasera non ha giocato contro l’Irlanda, e si è visto: andavano a mille, mentre gli spagnoli sceglievano in quali corse impegnarsi e quali evitare. Contro la Germania, purtroppo, questo vantaggio svanirà.
Come faccia Conte a infondere questa fiducia nei suoi calciatori è un mistero. De Sciglio in azzurro ha acquisito una personalità che sembrava sparita. Darmian aveva steccato una partita e mezzo, a Euro 2016… e rieccolo qui, nel finale a Saint Denis, pronto a servire l’assist a Pellè. E vogliamo parlare di Eder, caduto in disgrazia in nerazzurro e tornato in uno stato di grazia psico-fisico?
Sembra incredibile, ma l’Italia è ai quarti di finale senza nemmeno essersi giocata tutti gli assi nella manica. Il riferimento a Lorenzo Insigne è evidente . Potersi permettere di mandare in campo uno così, nella seconda parte dei match, è un piccolo lusso. Insieme a Zaza, Insigne è l’elemento in grado di sparigliare le carte del mazzo.
L’Italia ha cominciato l’Europeo senza Verratti e Marchisio, ha perso per strada il suo giocatore più pericoloso (Candreva) e ha dovuto rinunciare anche a De Rossi nella ripresa a Parigi. Risultato? Siamo ancora qui. La squalifica di Thiago Motta renderà più complicata la fase di “playmaking” contro i tedeschi, se De Rossi non dovesse recuperare.....
Quattro partite giocate, un solo gol incassato nelle battute conclusive a Lilla. Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini faranno venire gli incubi a Morata, ora che hanno perso le facce rassicuranti da compagni di club e hanno mostrato ad Alvaro il lato oscuro della luna.
Il gol di Chiellini è la ciliegina: il miglior attacco è la difesa, in questo caso, con buona pace del vecchio adagio che recitava il contrario.
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