Andamento favorevole di tutte le principali voci economiche e patrimoniali.
Attacca così la nota di Enìa che svela i dati di bilancio 2006 approvati ieri a Parma dal consiglio di amministrazione e attesi ora al vaglio dell'assemblea dei soci.
I ricavi consolidati di gruppo sono cresciuti del 15,3%, raggiungendo nel 2006 i 1.226 milioni di euro rispetto ai 1.063,6 milioni di euro del 2005.
Il margine operativo lordo (ebitda) è pari a 143,2 milioni di euro con un incremento del 2,9% rispetto ai 139,2 milioni di euro del 2005.
Un risultato, si legge, «ancor più significativo considerato l'andamento climatico dell'ultimo trimestre dell'anno che ha ridotto in modo significativo le vendite di gas».
Il risultato operativo (ebit) è stato di 67,8 milioni di euro, in crescita del 7,1% rispetto all'anno precedente, mentre il risultato netto del gruppo si attesta a 27,1 milioni di euro, con un incremento del 37,7% nel confronto con il 2005.
Gli investimenti lordi ammontano a 124,2 milioni di euro. In crescita, rispetto al 2005, anche il settore energia elettrica (+27,5%), il settore teleriscaldamento (+10%) e il ciclo idrico integrato (+10,4%).
Nel settore energia elettrica si evidenzia una «consistente crescita» (+30,9%) in termini di mol sul quale «influiscono positivamente sia l'aumento dei volumi venduti e distribuiti sia il miglioramento del margine di vendita sul mercato libero».
«In progresso» il settore ambiente, con una crescita dei ricavi del 6,9%.
La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2006 presenta un patrimonio netto di pertinenza del gruppo pari a 437,7 milioni di euro, in crescita di 105,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005.
La posizione finanziaria netta consolidata, incrementatasi nel corso del 2005 di circa 280 milioni di euro a fronte dell'acquisizione del 15% di Delmi - la società italiana che, insieme ad Edf detiene il controllo di Edison - si attesta al 31 dicembre 2006 a 550,4 milioni di euro in leggera contrazione, rispetto all'esercizio precedente in cui era pari a 565,5 milioni di euro.
«La capacità di sviluppo che Enìa dimostra dalla sua nascita, anche in anni non particolarmente favorevoli come il 2006», ha considerato il presidente di Enìa, Andrea Allodi, «ci fa ritenere di essere pronti per affrontare la valutazione del mercato. Per confrontarci con gli altri operatori del settore. Per essere ancora più trasparenti e gestionalmente adeguati ai tempi».
«I risultati del 2006 ? ha aggiunto l'amministratore delegato, Ivan Strozzi ? sono motivo di soddisfazione. Le sinergie che siamo riusciti a realizzare nei primi due anni di aggregazione producono effetti positivi che consideriamo un ulteriore passo avanti nel nostro percorso verso la quotazione in Borsa». Per il dividendo la proposta è di distribuire 15 milioni euro, in crescita del 20% rispetto al 2005.
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