Ok dai sindaci di Reggio, Parma e Piacenza
Via libera all'ingresso di Enìa in Edison. È arrivato ieri dai sindaci di Reggio Graziano Delrio, di Parma Elvio Ubaldi e di Piacenza Roberto Reggi. Ne ha dato notizia Reggi in consiglio comunale pur senza dilungarsi in particolari, visto che l'ultima parola spetterà al consiglio di amministrazione del polo multiutility dell'Emilia occidentale convocato per lunedì prossimo. I tre sindaci, che formano il patto di sindacato del colosso dei servizi energertico ambientali nato dall'aggregazione di Agac Reggio, Amps Parma e Tesa Piacenza, si sono riuniti ieri mattina a Parma e hanno analizzato «l'esito conclusivo della trattativa con i vertici di Aem Milano» per la definizione dell'azionariato di Delmi, la società veicolo che avrà il 50% di Edison condividendo la proprietà di Foro Buonaparte coi francesi di Edf. «Un accordo di partnership industriale», ne ha parlato Reggi, che dà a Enìa «condizioni molto favorevoli» per l'acquisizione di energia da Edison. Per Enìa si tratta di un ingresso in Delmi con una quota del 15%, per un esborso finanziario intorno ai 320 milioni di euro. Nei giorni scorsi Aem, che avrà il 51% della società, aveva definito l'assetto azionario con gli altri soci, e cioè Sel, Dolomiti energia, Mediobanca, Banca popolare di Milano e Fondazione Cassa di risparmio di Torino. Assetto che, nella sua versione provvisoria in attesa delll'ingresso di Enìa, è così configurato: Aem detiene il 60% di Delmi, mentre Sel, Dolomiti e Mediobanca hanno il 10% ciascuna, e Popolare di Milano e Crt il 5% ciascuna. In una nota Aem aveva ricordato che lo scorso 12 maggio, Aem, Delmi, Edf e una società controllata dai francesi hanno concluso accordi per l'acquisto del controllo congiunto di Edison tramite Transalpina, partecipata pariteticamente da Delmi e dalla controllata di Edf. L'accordo raggiunto fra i soci Delmi prevede una serie di obblighi di capitalizzazione di Delmi attinenti all'operazione, oltre a pattuizioni relative alla corporate governance di Delmi, Transalpina ed Edison. Tale accordo è di durata triennale. L'investimento in Delmi da parte di Dolomiti Energia e Sel, si leggeva ancora nella nota, «è basato anche sul desiderio di realizzare dei progetti industriali che prevedano la loro partecipazione diretta nella proprietà degli asset idroelettrici posseduti da Edison rispettivamente nei territori delle province di Trento e Bolzano».
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