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Emendamento al Piano Energetico Comunale

Intervento del Consigliere Comunale Filiberto Putzu.

COMUNE di PIACENZA
Seduta di Consiglio Comunale del 26 marzo 2007

… OMISSIS …
CONSIGLIERE PUTZU (FORZA ITALIA) 
Per annunciare in premessa che ho presentato anche un emendamento, (omissis)
il discorso dell’ambiente, a cui tutti fanno riferimento al momento giusto, caro Pasquali, interessa poi poco alla fine della fiera.
E però purtroppo c’è da dire che per una città come la nostra l’impegno ambientalista dovrebbe essere prioritario.

È pur vero che il protocollo di Kyoto si interessa principalmente di anidride carbonica oltre ad altri inquinanti legati allo smog inteso in senso stretto ( il metano, idrocarburi, esafluoro di zolfo e quant’altro), ed è pur vero che il piano energetico comunale si interessa principalmente di come ridurre l’emissione nel nostro territorio di anidride carbonica.
 
Tuttavia è interessante fare un paio di considerazioni che si possono ricavare dalla lettura anche dell’allegato A, ovverosia ammesso che le rilevazioni siano regolari, cosa di cui non si dovrebbe dubitare, salta all’occhio che la massima produzione di CO2 nel nostro territorio è legato sostanzialmente all’utilizzo dell’energia elettrica e soprattutto in conseguenza delle perdite dei soggetti che la producono.

Noi a Piacenza abbiamo una centrale che produce energia elettrica, quindi sarebbe interessante sapere qual è la dispersione di questa produzione per quanto riguarda il CO2.
 
La seconda fonte di produzione di CO2 assai rilevante è il gas naturale.

C’è anche una interessante valutazione tra vettore e settore, ma in ogni caso il gas naturale è quello che dopo la riconversione viene utilizzato dalla centrale Edipower.
La nostra centrale ha ridotto certamente la produzione di PM10 in conseguenza della riconversione, che non è mai sbagliato rammentare essere il frutto non di un accordo locale ma di un impegno nazionale, - la riconversione era prevista dalla legge dello Stato, non dalla legge del sindaco Reggi-
Tuttavia la riconversione della centrale elettrica non ha evitato la produzione di CO2, come da queste considerazioni si evince, rimane assai consistente.

Non a caso un territorio a noi attiguo, Lodi, che ci sta bagnando il naso anche per quanto riguarda le strategie inerenti l'utilizzo del centro storico, ha bloccato in Consiglio comunale la possibilità di aumentare e di raddoppiare la produzione di energia della centrale di Tavazzano e ha bloccato anche l’ipotesi di veder sorgere una nuova centrale da 750.000 mega watt a Turano.
I lodigiani, che respirano la nostra stessa aria, hanno identificato con grande chiarezza che la centrale non porta solamente utili...

Li portava quando Piacenza era impostata come polo energetico, ma adesso non credo: siamo diventati i produttori di energia per un terzo della regione Emilia Romagna.
I lodigiani hanno capito che la centrale non è più un business...

La nostra centrale non potrà mai più essere delocalizzata.
Ogni tanto arriva un ordine del giorno di Levoni, che chiede di togliere la centrale dalla città.
Ma questa cosa è diventata impossibile nonostante fosse stata sostenuta anche dall’assessore Carini, e da tanti altri soggetti, non è più possibile perché alla centrale Edipower gli abbiamo attaccato dei bei tubi che consentiranno il teleriscaldamento.
Quindi, il teleriscaldamento è una strategia certamente innovativa, a New York uno cammina e vede il vapore saltare fuori dai tombini (sono teleriscaldati a New York).
Noi, dato che la fonte del calore, dell’acqua calda, non può altro che essere la centrale, non potremo mai più vedere la centrale delocalizzata perché sarebbe un disastro impostare una rete di teleriscaldamento e poi doverla smontare in seguito ad una ipotetica delocalizzazione.
I figli dei miei figli e i figli dei vostri figli dovranno fare i conti con la centrale Edipower !

Nel frattempo a Piacenza si muore sempre di più di cancro, questo non viene detto spesso per la prudenza che evoca questo termine, il cancro purtroppo colpisce una grande percentuale dei nostri cittadini; sarebbe opportuno andare a capire perché nelle statistiche nazionali Piacenza è nei primissimi posti per sviluppo di tumori dell’apparato respiratorio ginecologico e urinario.
 
La centrale non solo produce CO2, ma produce anche una vagonata di ossidi di azoto.
Si è ridotta – è pur vero – la quantità dell’ossido di azoto, altro inquinante assolutamente nocivo per la salute -la centrale ne produceva un sacco, ne produceva 2.800 tonnellate all’anno e adesso ne produce circa 1/3, il che però è ancora tanto, e nessuno parla di ossido di azoto.
 
Infine, per completare questo intervento terroristico, è noto come l’ossido di azoto sia legato alla produzione del PM 2,5.
Il PM 2,5 è una microparticella figlia del PM10, PM10 perché il loro diametro in micron è 10, si dividono e poi si ricompongono in modo dinamico, producono il PM 2,5 che, essendo molto più piccolo, entra nell’apparato respiratorio e va in fondo in fondo negli alveoli respiratori e questo è sicuramente molto più pericoloso del PM10, perché il PM10 si ferma (diciamo) a metà strada, il PM 2,5 scende a livello alveolare.
Esperti di 19 nazioni europee, autori del secondo documento della Commissione europea sul problema delle polveri, hanno evidenziato che le centrali riconvertite sono le tane delle polveri killer.
Questo è un argomento di cui ovviamente nel piano energetico comunale non c’è traccia.

Si parla di teleriscaldamento come se noi avessimo ottenuto un unico clamoroso risultato e ci si dimentica di tutto quello che c’è dietro.
Già basta dichiarare alla stampa che il teleriscaldamento abbasserà le tariffe e vedremo di quanto le tariffe verranno abbassate perché finora la nostra entrata in Enìa non ha ridotto le tariffe, anzi l’acqua è aumentata, come spesso rammenta il consigliere Mazza.
I consumi sono gli stessi, le tariffe sono le medesime; non c’è stata una traccia di riduzione né dopo l’avviamento dell’inceneritore che, come dichiarato in corso di inaugurazione, avrebbe dovuto calmierare le tariffe.
Anche per il teleriscaldamento quando è stato lanciato il progetto, il sindaco Reggi ha detto: “Così caleranno le tariffe”.
Siamo in attesa che queste tariffe si riducano.

Io ho un sospetto: che il discorso di Enìa, il discorso del teleriscaldamento e quant’altro, sia un sistema per far pagare ai cittadini grazie a dei carrozzoni, quelle che sono delle tasse occulte, ovverosia è chiaro che il Comune non fa la figura “bravo lui” di aumentare l’ICI o quant’altro, ma se aumenta le tariffe in conseguenza dei carrozzoni pubblici il risultato è sempre il medesimo: paga sempre Pantalone.
Certo è che il cittadino non si accorge immediatamente che l’imposta è riconducibile poi al comune che ha stabilito la strategia, ma imputa al soggetto direttamente erogatore il costo della stessa imposta e quindi si "incazza" con i soggetti sbagliati: pensa che siano quelli a fargli le tasse e invece è sempre il comune che, in conseguenza di una strategia piuttosto intelligente, è riuscito ad ottenere lo stesso obiettivo.
 
Concludo questo intervento un po’ a braccio facendo un’altra annotazione che si riferisce finalmente al fatto che gli uffici, e se questo documento viene votato ovviamente lo accetta anche l’assessore Carbone, finalmente scrivono nel documento che la causa principale dell’inquinamento sono i trasporti stradali, soprattutto il gasolio.
Quindi, la politica fin qui seguita o perseguita di ridurre il traffico veicolare, un giorno, a targhe alterne, tre giorni consecutivi, ecc., è stata una politica sbagliata perché bloccare le macchine che vanno a benzina serve a poco…
Si doveva bloccare viceversa il trasporto che va a diesel, come già detto più volte, ribadito, ma sempre dimenticato.
Il trasporto che si doveva penalizzare (lo dico a malincuore avendo io una macchina che va a gasolio) è quello del gasolio, che è il principale nostro nemico soprattutto se alimenta degli automezzi pesanti.

Infine il polo logistico.
Giustamente il consigliere Pasquali dice che ci siamo dimenticati del polo logistico.
Il polo logistico è stato certamente il frutto del meglio che Piacenza poteva fare quando fu stabilita questa strategia.
Probabilmente la nostra città, mentre Parma fa altre cose ed è molto avanti, non poteva far altro che infilarsi nel discorso della logistica con relativo polo.
È veramente drammatico arrivando da Parma vedere quello che è il polo logistico di Piacenza.
Però la scelta è stata fatta e dovremmo, dal punto di vista amministrativo, con la prossima amministrazione, cercare di ridurre il più possibile l’impatto inquinante del polo logistico.

Qual è l’impatto inquinante del polo logistico?
È che il polo logistico, quatto quatto, decentrato e nessuno vede niente, nonostante la piantumazione che l’assessore Brambati insiste di fare o di voler fare, questa area industriale ha aumentato il transito giornaliero di 2.500 camion a rimorchio al giorno.
Ho appena detto che il camion a rimorchio è alimentato dal diesel e la conseguenza di questo aumento di traffico per quanto riguarda il polo logistico è di circa 1/3 di quantitativo prodotto del PM10 e conseguentemente del famoso PM2,5.
Non basta sostenere che il polo logistico è decentrato perché è notorio che il risultato inquinante della emissione delle polveri segue delle linee, le cosiddette brezze e i venti.
Le brezze e i venti del polo logistico scaricano (questo è stato dimostrato da una tesi di laurea che è recuperabile alla facoltà di Ingegneria del Politecnico) sul quartiere Farnesiana/Galleana.
Quindi, costoro, me compreso, prendono la casa nel quartiere Galleana pensando di respirare l’aria pulita e poi invece si ritrovano la massima ricaduta inquinante dell’inceneritore e del polo logistico.
È pur vero che gran parte del PM10 scende giù a valle, però non è una bella cosa inquinare, danneggiare gli abitanti di Roncaglia (dove abita il consigliere Gorgni, che è Gerbido), perché anch’essi hanno diritto di respirare aria pulita.

Concludo anticipando la presentazione di un mio emendamento, così evito di presentarlo dopo, perché già molti mi hanno sollecitato dicendo che stasera c’è la partita Piacenza/Modena, quindi dovremmo terminare la seduta in tempi brevi...
Volevo concludere dicevo...anticipando il tenore dell’emendamento nella speranza che non venga reso inammissibile, nell'emendamento chiedo che nella relazione si parli di un protocollo di intesa di là da essere costituito e presentato, affinché sulle ampie coperture, cioè sui tetti dei capannoni del polo logistico, si impegnino i privati, i proprietari di capannoni già presenti oppure in futuro da edificarsi, si impegnino affinché vengano allestiti degli impianti solari, termici e fotovoltaici, per evitare che l’inquinamento del polo logistico ci massacri anche in conseguenza dei consumi energetici che questi stabilimenti attualmente realizzano. Grazie.
… OMISSIS …


pubblicazione: 31/03/2007
aggiornamento: 07/04/2007

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